Qualche giorno fa il consigliere regionale di FI Giuseppe Pedà ha presentato al presidente Mario Olieverio un’interrogazione scritta per chiedere quale sia lo stato dei lavori di elettrificazione della rete ferroviaria jonica.
In particolare, da quanto si apprende dal caomunicato stampa arrivato, l’esponente politico nella sua istanza avrebbe chiesto al presidente della Regione Calabria di sapere se <<siano stati adottati gli opportuni provvedimenti atti a prevedere adeguati stanziamenti finanziari per la realizzazione e il completamento dell’elettrificazione nel tratto compreso tra Catanzaro Lido e Melito di Porto Salvo, al fine di garantire la continuità e la completezza dell’opera già in fase di realizzazione che riguarda la tratta Sibari- Crotone e Catanzaro Lido.>>.
Inoltre il consigliere avrebbe chiesto delucidazioni sui raddoppi di parte della linea Jonica, con costruzione delle bretelle ferroviarie, <<al fine- come si legge – di ovviare, ove ammissibile, al sistema del “binario unico” “che compromette fortemente -evidenzia il consigliere regionale- il diritto ad una mobilità equa e razionale per i cittadini calabresi utenti della fascia Jonica, il cui diritto alla fruizione dei servizi ferroviari è purtroppo fortemente pregiudicato rispetto agli utenti della linea tirrenica”>>.
Nel documento, Pedà rimarca il fatto che, da quanto si è potuto apprendere, tramite inforazioni pervenute gli uffici preposti, risultano essere in corso i lavori di elettrificazione della tratta ferroviaria Sibari- Crotone e Catanzaro Lido, interventi rispetto ai quali è stato previsto un investimento pari a 150 milioni di euro. <<Risulta, invero, che -seppur previsti- non siano stati ancora finanziati analoghi interventi nell’ulteriore tratta che va da Catanzaro Lido a Melito di Portosalvo, per una estensione di circa 148 km. Tali interventi -spiega Pedà- appaiono indispensabili e non rinviabili atteso che il completamento di tutta la linea di percorrenza Jonica, con l’aggiunta di tale tratto renderebbe possibile la percorribilità dei collegamenti ferroviari Freccia, Intercity ed Intercity Notte, con eliminazione definitiva dei mezzi rotabili diesel>>.
Per il consigliere regionale, il completamento dell’intera tratta Jonica garantirebbe inoltre una valida ed immediata soluzione operativa in caso di interruzioni, accidentali o programmate nella linea tirrenica. Da fonti tecniche, sembrerebbe che le somme stimate per la realizzazioni di tale interventi ammonterebbero a circa 100 milioni di euro.
Dunque, osserv ancora l’esponente di FI <<È compito specifico delle istituzioni Regionali occuparsi e preoccuparsi degli interventi sulla mobilità che siano non soltanto “importanti” ma prioritariamente “utili” rispetto ad una crescita continua della domanda di servizi ferroviari. Valutazione questa -aggiunge- che assume maggiore importanza in un Italia spaccata a metà che vede la Calabria tra le regioni dove è più difficile garantire servizi alternativi al gommato che siano accettabili e soprattutto accessibili. Una Calabria anch’essa spaccata a metà, con una fascia jonica da sempre limitata e compromessa nella possibilità di garantire spostamenti semplici e veloci ai tantissimi utenti che, causa motivi di studio o di lavoro, sono obbligati a scegliere il trasporto ferroviario, subendo una discriminazione nell’erogazione dei servizi che non trova alcuna giustificazione”. Nell’interrogazione, Pedà sottolinea più volte l’importanza di un progetto politico serio che investa nel rilancio di una parte della Calabria dove i problemi, obiettivamente, possono essere definiti incredibili: “la mobilità efficiente e non discriminante -conclude- deve essere considerata una priorità per le Istituzioni Regionali>>.
Maria Teresa Bagalà