Pienone di voti per la consigliera comunale uscente Rachele Mussolini che si prepara a rientrare in Assemblea Capitolina. Mussolini, figlia di Romano, era già entrata in assemblea capitolina nell’era Raggi, eletta allora nella lista civica di Giorgia Meloni. Al momento risulta la più votata nella lista di FdI, con 3.392 preferenze quando sono state scrutinate 1.065 sezioni 2.600.
Bologna – Emily Clancy, 30 anni, consigliera comunale di Bologna uscente e leader di Coalizione civica, è risultata, alla fine dello spoglio, la candidata più votata. Ha preso infatti 3.541 voti: un risultato che potrebbe aprirle le porte della giunta, probabilmente col ruolo di vicesindaco. Il Pd nel capoluogo emiliano fa 16 consiglieri su 36, perde la maggioranza assoluta e si fa occupare dalle sardine: Mattia Santori (2.585 preferenze) è stato infatti il candidato più votato, grazie anche alla benedizione di Romano Prodi. Staccato il secondo, l’ex presidente di quartiere Simone Borsari (1.425), anche per lui dovrebbe esserci un posto nell’esecutivo. Torna in consiglio per il suo terzo mandato Max Bugani del M5s, forte di 361 preferenze. Nel centrodestra Fratelli d’Italia avrà 5 consiglieri su 11 dell’opposizione: i più votati sono stati Francesco Sassone (1673) e Stefano Cavedagna (1484), vicini al deputato Galeazzo Bignami.
Milano – Con oltre 9000 preferenze è l’assessore uscente del Pd Pierfrancesco Maran il più votato alle elezioni amministrative di Milano. Dietro a lui la vicesindaco uscente Anna Scavuzzo, che supera i 4500 voti sempre del Pd, partito che da solo arriva a 152mila voti, mille in meno di quelli presi da tutta la coalizione che sosteneva Luca Bernardo. Per il partito di Enrico Letta buono anche il risultato del presidente uscente del consiglio comunale Lamberto Bertolé e sorprendente il quarto posto di Gaia Romani, 25 anni, coordinatrice delle donne democratiche del Pd milanese. Molto bene è andata anche la Lista Beppe Sala Sindaco che ha raggiunto il 9% facendo eleggere cinque consiglieri, tra cui i due capolista Emmanuel Conte e la giovane Martina Riva, ed eletti anche le due capoliste dei Riformisti Lisa Noja (deputata di Italia Viva) e Giulia Pastorella (Azione). In questa lista solo 138 voti per l’ex campione di ciclismo Gianni Bugno e fuori dal consiglio anche il direttore d’orchestra Alberto Veronesi, figlio dell’oncologo Umberto. Per il centrodestra, la più votata è stata Silvia Sardone, eurodeputata della Lega che ha superato le 3500 preferenze, seguita da Vittorio Feltri, capolista di Fratelli d’Italia votato da 2200 elettori. Male invece la capolista della Lega Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia, solo sesta della sua lista con 964 preferenze. Entrano in consiglio per Fratelli d’Italia anche Chiara Valcepina e Francesco Rocca, i due candidati sostenuti dall’eurodeputato Carlo Fidanza e finiti nell’inchiesta di Fanpage. Per Forza Italia, che dal 20% del 2016 è scesa fino al 7%, il più votato è stato Marco Bestetti, coordinatore nazionale dei giovani azzurri e presidente uscente del Municipio 7.
Torino – I Dem riportano in Consiglio le 3 consigliere uscenti che si sono ricandidate, oltre a Foglietta Maria Grazia Grippo (1.231 preferenze) e Lorenza Patriarca (1.201), mentre fra le new entry ci sono alcuni dei candidati più votati, l’ex assessore regionale Gianna Pentenero, Ludovica Cioria, e l’ex consigliera regionale Nadia Conticelli. Entrano in Consiglio anche i presidenti uscenti delle Circoscrizioni 4, Claudio Cerrato, e 6, Carlotta Salerno dei Moderati. Niente da fare per Max Casacci dei Subsonica. Sul fronte del centrodestra a guidare la pattuglia di consiglieri sarebbe in entrambe le composizioni Torino Bellissima, con Silvia Damilano, cugina del candidato sindaco, più votata della lista. Entra anche il ‘chirurgo dei bambini’ Pietro Abruzzese, mentre resta fuori Cristina Seymandi ex staffista della sindaca Chiara Appendino che con il suo lavoro con i comitati di quartiere ha probabilmente contribuito alla vittoria del centrodestra nelle periferie più ‘calde’. FdI porta in consiglio il più votato della coalizione Enzo Liardo (1.713 preferenze), Paola Ambrogio e Giovanni Crosetto, figlio del co fondatore del partito, Guido. Sicuri, in entrambi i casi, per la Lega la parlamentare Elena Maccanti (1.189) e il capogruppo uscente e assessore regionale Fabrizio Ricca (1.173), e per Forza Italia l’assessore regionale Andrea Tronzano (1.217) e il consigliere uscente Domenico Garcea. Nei 5 Stelle, invece, è sicuro solo Andrea Russi (767 voti), che aveva conteso a Sganga la candidatura a sindaco. Non riconfermati gli altri consiglieri uscenti e l’assessore all’Urbanistica Antonino Iaria.
Fonte Ansa.it