Censimento della popolazione è un principio di civiltà applicato in tutti i Paesi moderni. Serve ad assicurare democraticamente il diritto alla salute e alla scuola a tutti i cittadini e a prevenire episodi e organizzazioni criminali
A Rio de Janeiro c’è una immensa favela, la Rocinha, di cui nessuno ha mai saputo quanti abitanti abbia. “Tra i 150.000 e i 600.000” dicono le autorità. Una forbice enorme, in base alla quale ci potrebbero viverci 450.000 esseri umani senza identità e senza diritti: degli zombie, in gran parte dediti alla criminalità, che ogni tanto “emigrano”, cioè cambiano favela o città senza che se ne sappia niente. Nessuno, a cominciare dalle forze dell’ordine, osa entrare, se non con autoblindo e gran dispiegamento di forze, nella favela, e figuriamoci gli impiegati della municipalità per un censimento, che consentirebbe a questi diseredati di accedere ai diritti di tutti i cittadini.
“Chiedere chi vive nei campi rom e’ normale o no? Noi siamo censiti? Si’. Se non mandi i figli a scuola ti tolgo i figli, questo prevede la legge. Non e’ che se sei rom puoi permetterti di vivere nella schifezza con bimbi di 3 anni. Auto rubate, gioielli rubati, roghi tossici, bambini trattati come topi. L’obiettivo e’ chiudere i campi rom. Quelli che hanno diritto vivono come noi, gli altri vanno da un’altra parte”. Cosi’ il ministro dell’Interno Matteo Salvini ad Agora’ su Raitre.