Salvini si presenta come il capofila dei sovranisti che vogliono rivoluzionare l’Europa e riallacciare i rapporti con Mosca, a cominciare dall’addio alle sanzioni, che colpiscono migliaia di produttori e non c’entrano coi diritti umani
Da huffingtonpost.it
“In Russia mi sento a casa mia, mentre in alcuni paesi europei no”. Lo ha detto Matteo Salvini nella sua visita a Mosca. “I problemi nel 2018 si risolvono sedendoci al tavolo, non coi carri armati ai confini”.
Il vicepremier e ministro dell’Interno ha incontrato l’ambasciatore italiano Pasquale Terracciano e nel corso del meeting di imprenditori italiani e russi si è poi intrattenuto con il presidente di Confindustria Russia Ernesto Ferlenghi, organizzatore dell’evento. In platea Dmitry Kozak, vicepresidente del governo della Federazione Russa. Salvini si presenta come il capofila dei sovranisti che vogliono rivoluzionare l’Europa e riallacciare i rapporti con Mosca, a cominciare dall’addio alle sanzioni, che colpiscono anche l’Italia. “Vengo qui gratis perché penso che le sanzioni” contro la Russia “siano una follia economica, sociale e culturale, un’assurdità” ha detto intervenendo a un’assemblea di Confindustria Russia all’Hotel Lotte di Mosca. “Se la Ue ci chiedesse di approvare un sistema di rinnovo automatico di sanzioni alla Russia, noi diremmo educatamente e pacatamente no”. Anche perché, prosegue Salvini, le sanzioni verso Mosca sono “dovute a ragioni prettamente economiche: i diritti umani non c’entrano niente”.
Per superare le sanzioni alla Russia l’Italia può guardare agli alleati mediterranei, secondo Matteo Salvini. “Grazie alle sanzioni Francia e Germania stanno aumentando quote di mercato, quindi per superare le sanzioni ci sono come alleati i paesi mediterranei. Poi bisogna superare la diffidenza storica comprensibile dei paesi baltici e dei paesi dell’est come la Polonia. E ovviamente c’è anche da superare ritrosia dall’altra parte dell’Atlantico”
Da Mosca giunge un “apprezzamento” per il lavoro dell’Italia per la normalizzazione dei rapporti. “In Europa c’è chi dice che vogliamo spaccare l’Unione Europea ma non è vero: noi vogliamo un’Europa forte che difende propri interessi e non gli interessi imposti da fuori” ha detto il vice ministro degli Esteri Alexander Grushko aprendo i lavori. “Noi apprezziamo moltissimo la posizione del governo italiano sulla normalizzazione dei rapporti fra Italia e Russia”.