Difesa del made in Italy, sanità d’avanguardia, promozione del turismo e sostegno ad artigiani e agricoltori nel programma di Fugatti. Salvini ricorda che da piccolo veniva coi nonni in Val Rendena: “l’aria del Trentino mi ha fatto bene”
Caldissima accoglienza quella ricevuta dal Ministero dell’Interno Matteo Salvini il 13 ottobre, nel giorno del suo tour Trentino in vista delle elezioni provinciali 2018. Dalle 13 fino a tarda serata il leader del carroccio ha presenziato in diverse piazze della regione tra cui Borghetto, Aldeno, Trento, Novaledo, Borgo Valsugana, Pergine Valsugana e Ala. A fianco a lui il leghista Maurizio Fugatti, Sottosegretario alla Salute e candidato presidente per la coalizione di centro-destra. “In Trentino c’è tanto da fare sulla sanità, sulle strade, sul turismo, sull’aiuto agli artigiani e agli agricoltori – ha scritto sui social Matteo Salvini – quindi non vediamo l’ora con la Lega e con Fugatti Presidente di cominciare a lavorare”.
Riguardo al tema sanità Fugatti ha assicurato “velocizzeremo l’ingresso di nuovi professionisti, medici e infermieri, potenzieremo i reparti e continueremo a lavorare ed impegnarci per la riapertura dei punti nascita, luoghi fondamentali per permettere ai cittadini di vivere meglio e rimanere sul territorio”.
Tra le tappe anche la visita alla storica cantina Aldeno, dove Salvini ha sottolineato l’intenzione di proteggere il made in Italy, dai prodotti alimentari al vino. “Tutelare i nostri agricoltori è un dovere – ha affermato il vicepremier – e vi do la mia parola che non firmeremo nessun accordo commerciale che danneggi l’agricoltura italiana. Abbiamo i prodotti agroalimentari migliori al mondo e dobbiamo difenderli, con le unghie e con i denti”.
C’è stato spazio anche per un piccolo momento Amarcord. “Quando i miei nonni mi portavano in Val Rendena, un po’ di anni fa – ha dichiarato Salvini in occasione della prima tappa della giornata a Borghetto – non avrei mai pensato un giorno di fare il vicepresidente del Consiglio e il Ministro degli Interni. Evidentemente anche l’aria del Trentino mi ha fatto bene perché mi ha insegnato a tenere i piedi ben piantati per terra”.