La crisi del Governo Conte è di fatto già in essere ed è quello che il leader della Lega ha confermato al premier mercoledì sera. Le possibilità sono un ritorno alle urne (date possibili il 13 o 20 ottobre) oppure la formazione di un nuovo Governo, con la stessa maggioranza gialloverde e magari guidato anche dallo stesso premier (in sostanza un Conte bis)
di Barbara Fiammeri
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Matteo Salvini ha atteso di incassare il sì definitivo al decreto sicurezza bis e la rottura con i Cinquestelle sulla Tav, prima di aprire le danze. La crisi del Governo Conte è di fatto già in essere ed è quello che il leader della Lega ha confermato al premier nel colloquio avvenuto a Palazzo Chigi mercoledì sera. Che si concluda con un ritorno alle urne (la data che circola è quella del 13 o 20 ottobre) oppure con la formazione di un nuovo Governo, con la stessa maggioranza gialloverde e magari guidato anche dallo stesso premier (in sostanza un Conte bis), lo capiremo nelle prossime ore. Quel che è certo è che Salvini è ben deciso a capitalizzare in un modo o nell’altro il consenso elettorale ottenuto alle Europee. E può farlo solo ora.
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A settembre sarebbe troppo tardi. Sia perché si dovrebbe assumere la responsabilità di far saltare la legge di Bilancio e quindi costringere il Paese all’esercizio provvisorio. Sia perché proprio a settembre è in calendario alla Camera l’ultimo passaggio della riforma costituzionale che taglia il numero dei parlamentari che inevitabilmente allungherebbe i tempi per l’eventuale chiusura anticipata della legislatura.
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Difficile chiedere il voto in presenza di una riforma che riduce le poltrone ma che per entrare in vigore sarà necessario attendere almeno 5 mesi: tre mesi per l’eventuale richiesta di referendum confermativo e altri due per la revisione dei collegi elettorali. Senza contare che a quel punto potrebbe scattare l’esigenza di una nuova legge elettorale visto che con il taglio dei parlamentari si realizzerebbe una forte torsione maggioritaria che premierebbe molto la Lega, penalizzando tutti gli altri partiti, M5s in primis.
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