Torna all’attacco Roberto Saviano.
E nel mirino, anche questa volta, ci finisce il governatore della Campania. Dopo il Ravello Festival e la sua esclusione voluta, a suo dire, proprio da Vincenzo De Luca, questa volta tira in ballo l’evento Salerno Letteratura. E, soprattutto, la presentazione del libro, il prossimo 25 giugno, di Roberto De Luca, figlio del governatore.
Sul suo profilo twitter, Saviano definisce De Luca junior un “grande letterato” figlio del ‘”censore De Luca”. Ma va ben oltre. “La domanda è – dice in un video su twitter – chi sta partecipando a questi festival in Campania, come si sente ad accogliere la richiesta di partecipazione sapendo che la presidenza della Regione manipola, decide, impone tramite i suoi omini e vincola la partecipazione?”. Ed ancora: “Vi sentite tranquilli nel sapere che in Regione Campania c’è il controllo all’accesso ai festival, al dibattito pubblico? Perché decide don Vincenzo chi partecipa e chi no. Possono partecipare tutti, giornalisti, musicisti, purchè non ci sia la critica alle sue politiche. Come vi sentite ad andare ad un festival dove presentano il libro del figlio?”.
In seguito alle accuse di Saviano, sulla ingerenza politica al Ravello Festival, il presidente Antonio Scurati, giorni fa si dimise. De Luca, dal canto suo, partecipando alla presentazione di Napoli città libro, invece, commentò così: “Ho dato una scorsa rapida alla vostra programmazione, che avete deciso ovviamente in piena e totale libertà, come sempre e per tutti, al di là di ogni forma di cialtroneria, rispetto alla quale non abbiamo né tempo da perdere né voglia di fare pubblicità gratuita. E al di là anche di qualche atto di stupidità politica e di maleducazione istituzionale”.
Netta, in serata, la replica del Salerno Letteratura che a Saviano dice: “Nessuno ci manipola”. “Il festival Salerno Letteratura è una casa di vetro che non è stata mai manipolata da nessuno – sottolinea Ines Mainieri, ideatrice della manifestazione in corso a Salerno fino a sabato 26 giugno -Siamo promossi da un’associazione legalmente riconosciuta, che non ha scopi di lucro e siamo tra i pochi eventi a finanziarci anche con sponsorizzazioni private. Per correttezza è giusto ricordare che in nove anni Salerno Letteratura ha ospitato oltre mille autori italiani e internazionali. Ed è altrettanto giusto ribadire che non ci sono “omini”, ma uomini e donne che lavorano, anche a titolo gratuito, con passione e dedizione per realizzare un appuntamento che nel tempo è riuscito a conquistare la ribalta nazionale, coinvolgendo un pubblico sempre più numeroso. Questo è e sarà sempre un festival aperto a tutti, libero, senza condizionamenti. I nostri conti e relativi finanziamenti pubblici sono da sempre a disposizione di chiunque li voglia esaminare”.
Fonte Ansa.it