Vincenzo Amendola, Ministro agli Affari europei
Dirigente di partito con alle spalle una lunga esperienza, napoletano, Amendola è stato deputato del Pd eletto nel 2013, ex sottosegretario agli Esteri nei governi Renzi e Gentiloni, e oggi responsabile esteri nella segreteria di Zingaretti. Per lui niente figuracce da segnalare, ma una curiosità: è sposato dal 2013 con Karima Moual, giornalista italiana di origini marocchine. Il matrimonio è stato celebrato da Roberto Speranza, oggi ministro della Salute in quota Leu.
Teresa Bellanova, Ministro delle Politiche agricole
Questa brindisina, ex sindacalista della CGIL e renziana di ferro, nel corso della sua carriera politica è stata prima sottosegretaria al Lavoro con Renzi e poi viceministra dello Sviluppo economico sia sotto Renzi che Gentiloni. Pagella (per ora) intatta anche per lei.
Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e Turismo
Già ministro della Cultura nel governo Renzi e Gentiloni (e prima ministro per i Rapporti con il Parlamento con Letta) ha iniziato l’attività politica nella Democrazia Cristiana, per poi contribuire a fondare la Margherita. È stato anche segretario del Pd dopo le dimissioni di Veltroni. Pare che per il Conte Bis volesse un incarico diverso dai beni culturali. Nel precedente incarico è stato l’autore di una riforma che ha generato reazioni controverse. Scrive anche libri, ma ogni tanto inciampa sulle coniugazioni verbali. Per il resto, mentre era ministro ha dovuto gestire l’imbarazzo di quella che lui stesso definì una “figuraccia mondiale” perché il Tar gli aveva annullato la selezione di cinque dirigenti di musei nazionali, visto che non potevano partecipare personalità estere. E poi il non trascurabile problema di essersi circondato di persone non proprio “giuste”.
Francesco Boccia, Ministro degli Affari regionali
Dirigente di peso del Partito democratico, pugliese come Bellanova, tra il 2013 e il 2018 è stato presidente della commissione Bilancio alla Camera. Candidato due volte alle primarie del Pd nella sua regione, è stato sempre battuto da Nichi Vendola. Curiosità? Nel 2011 sposò, a sorpresa, Nunzia De Girolamo, parlamentare del Pdl, con cui ha fatto una figlia. Quello che in tivù appare come un politico pacato e misurato, su Twitter si trasforma: a chi osa criticarlo, risponde «Se non sei d’accordo con me, fatti eleggere e poi ne riparliamo», «Vai… vai a lavorare», «Fai ridere… coniglio», si legge tra i cinguettii che riserva ai suoi detrattori. La gaffe più nota? Quella con cui confonde i cacciabombardieri F35 prendendoli per elicotteri: «In sostanza non si tratta di fare guerre, con gli elicotteri si spengono incendi, trasportano malati, salvano vite umane #F35».
Elena Bonetti, Ministro per le Pari opportunità e la Famiglia
Bonetti, 45enne mantovana prof di matematica alla Statale di Milano, è una delle facce più nuove del governo Conte Bis. Finora la si era vista solo alla Leopolda di Renzi. Pur non avendo mai avuto incarichi istituzionali (le gaffe sono ancora tutte da collezionare), però, è già nota come “la scout pro gay” del nuovo esecutivo.
Nunzia Catalfo, Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali
Catanese, 52 anni, è senatrice del Movimento 5 Stelle dal 2013 ed è la “madrina” del reddito di cittadinanza. Oggi presidente della commissione Lavoro del Senato, nel 2014 andava molto fiera di voler uscire dall’euro. Per il resto, però, anche lei deve ancora aggiungere figuracce al suo curriculum: considerando la delicatezza della questione dei navigator e l’implementazione del reddito di cittadinanza, aspettiamo fiduciosi.
www.linkiesta.it