C’è il boom dell’affluenza in Europa, la più alta da 20 anni. E c’è l’affluenza in ripresa anche in Italia. Sono questi i due elementi che, allo stato attuale, emergono con riferimento alle elezioni europee.
Affluenza ai seggi in netto aumento, dunque, nei principali Paesi europei. È la più elevata negli ultimi venti anni: secondo le stime diffuse dal portavoce del Parlamento europeo per i 27 Paesi, infatti, si avvicina al 51 per cento. Dipenderà poi dall’affluenza registrata nel Regno Unito, se l’affluenza sarà al 49% o salirà al 52%.
L’aumento dell’affluenza alle urne registrato nella maggior parte dei Paesi Ue non solo rappresenta il risultato migliore degli ultimi anni, ma anche la prima inversione di tendenza rispetto a un progressivo, inesorabile incremento dell’astensionismo registrato dal 1979, quando per la prima volta i membri dell’Europarlamento vennero eletti a suffragio universale. Nel ’79 l’affluenza alle urne nell’allora Comunità europea formata da otto Paesi membri fu del 61,8% per scendere poi mano a mano fino 42,6% del 2004 nell’Ue a 28.
E in Italia? Alle 19, ultimo dato prima del definito delle 23, ha votato il 43,10% degli aventi diritto. Alle elezioni del 2014 erano stati il 41,59%. Nel 2014 l’affluenza finale alle ore 23 fu del 58,6%. Si è votato molto di più in Trentino Alto Adige, oltre 10% in più. In aumento anche l’Emilia Romagna e l’Umbria. Leggero calo di affluenza, invece, in Sicilia, con oltre un punto in meno rispetto a cinque anni fa.
Ma la crescita dell’affluenza è in gran parte di Europa. In Francia,secondo le proiezioni annunciate dall’istituto Elabe per BFM-TV, il livello di partecipazione degli elettori francesi alle odierne elezioni europee è stato del 52% contro il 42,3% del voto Ue del 2014. Quasi dieci punti in più.
In Germania le ultime proiezioni diffuse dalla Zdf segnalano un’affluenza al 60%. Sarebbe il dato più alto dalla riunificazione del Paese. In Spagna numeri ancora più alti se confrontati con le Europee di cinque anni fa: l’affluenza alle 18 sale al 49,3% (dal 34,1% del 2014) . Boom in Ungheria, dove alle 15 l’affluenza era pari al 30,52%, già più alta di quella complessiva di cinque anni fa.
Affluenza in forte crescita anche nelle elezioni in Austria, al 55% secondo i dati diffusi dal Parlamento europeo. Nel 2014 aveva votato il 45% degli elettori.
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Dunque da stamani seggi aperti in Italia per l’elezione dei 76 eurodeputati componenti del Parlamento europeo spettanti all’Italia. Ma come detto si vota anche in Piemonte per l’elezione del presidente e il rinnovo del Consiglio regionale e ancora in 3.800 Comuni per sindaci e consigli comunali. Per quanto riguarda le comunali, l’affluenza è sostenuta anche in questo caso:alle 19 in queste realtà hanno votato il 55,13% degli aventi diritto.
Per quanto riguarda il Piemonte, secondo i dati del Viminale l’affluenza alle elezioni regionali alle ore 19 era del 49,72% in linea con quella della stessa ora alla precedente tornata elettorale che era stata del 49,84%, quando sono
pervenuti tutti i dati dei 1.181 comuni.
Le operazioni si chiuderanno alle 23, subito dopo inizierà lo spoglio delle schede partendo da quelle per le Europee mentre domani, alle 14, inizierà quello per le Regionali e le Comunali.
I colori corrispondono ai partiti indicati nella legenda
Anche oggi giornata di silenzio elettorale, obbligo infranto in qualche modo ieri da alcuni leader di partito via social network con diversi appelli in proprio favore. Ironico il modo scelto da Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d’Italia, di prima mattina, ha detto la sua, postando su twitter un breve clip, davanti a una cassa di meloni: «Siamo in silenzio elettorale e non si può dire per chi votare, ma…», volgendo lo sguardo proprio sulla frutta.
In effetti la decisione dei rappresentanti per l’Europa non ha mai avuto carattere così sensibilmente politico, con i partiti M5S e Lega alleati nel governo e al contempo protagonisti di un accesissimo scontro alla vigilia. È anche un test importante per la nuova gestione del Pd affidata a Nicola Zingaretti nelle recenti primarie e per Forza Italia, che ha visto scendere in campo ancora una volta come frontman Silvio Berlusconi.
Poco dopo le 9 ha votato a Palermo il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Come di consueto, il capo dello Stato si è recato nel seggio 535 dell’istituto comprensivo “Giovanni XXIII – Piazzi” nel quartiere Libertà, nei
pressi della sua abitazione in città. Dovere assolto nel corso della mattinata anche da parte del presidente della Camera Roberto Fico (a Napoli), il premier Giuseppe Conte (a Roma), il vice e leader del M5S Luigi Di Maio (a Pomigliano d’Arco), Nicola Zingaretti (nella Capitale) e Silvio Berlusconi (a Milano). Nel pomeriggio ha votato anche Matteo Salvini.
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Il sistema elettorale per le Europee è un proporzionale puro con lo sbarramento al 4%: le liste che non superano la soglia non ottengono seggi. L’Italia è divisa in cinque circoscrizioni elettorali: Nord Ovest (20 seggi), Nord Est (15), Centro (15), Sud (18), Isole (8). Sono 50.952.719 gli elettori per le europee, di cui 24.744.762 uomini e 26.270.873 donne, che voteranno fino alle 23 in 62.047 sezioni elettorali.
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Per il rinnovo del Consiglio regionale in Piemonte vanno alle urne in 3.616.010, di cui 1.749.823 maschi e 1.866.187 femmine in 4.807 sezioni elettorali. Sindaci e consigli comunali aspettano le scelte di 16.053.792 elettori (7.827.734 8 uomini e 8.226.058 donne). Sono cinque i Comuni capoluogo di Regione al voto: Firenze, Bari, Perugia, Potenza, Campobasso. I Comuni capoluogo di provincia chiamati al rinnovo sono 20: Ascoli Piceno, Avellino, Bergamo, Biella, Cremona, Ferrara, Foggia, Forlì, Lecce, Livorno, Modena, Pavia, Pesaro, Pescara, Prato, Reggio nell’Emilia, Rovigo, Verbania, Vercelli, Vibo Valentia. Infine, nella XXVIII Circoscrizione Trentino-Alto Adige, collegio uninominale n. 4 (TN) e n. 6 (Pergine Valsugana – TN), 313.331 persone voteranno per scegliere i due deputati vacanti per dimissioni. Per votare bisogna recarsi presso l’ufficio elettorale di sezione nelle cui liste si risulta iscritti ed esibire, oltre ad un documento di riconoscimento valido, la tessera elettorale.
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