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Stato di emergenza, conti e commissioni: in un solo giorno tre voti a rischio per la maggioranza

i nodi

Mercoledì 29 alla Camera i partiti alleati sono chiamati a sciogliere nodi importanti per la salute dell’intesa che sostiene il governo Conte

di Nicola Barone

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Mercoledì 29 alla Camera i partiti alleati sono chiamati a sciogliere nodi importanti per la salute dell’intesa che sostiene il governo Conte

24 luglio 2020


3′ di lettura

Tre test impegnativi in ventiquattro ore. Sono gli appuntamenti ai quali è attesa la maggioranza concentrati nell’arco della giornata di mercoledì 29 luglio, quando per alcune delle più spinose partite politiche che hanno visto gli alleati divisi bisognerà arrivare a un compromesso per non scombussolare la vita dell’esecutivo.

Nuovo scostamento di bilancio

Programma nazionale riforme e nuova richiesta di scostamento di bilancio, quantificato dal governo in 25 miliardi, terranno banco nel pomeriggio a Montecitorio. L’Assemblea voterà le relative risoluzioni presentate dai partiti, fermo restando che per l’aumento dell’indebitamento serve la maggioranza assoluta. Secondo quanto scritto nella relazione al Parlamento «pur in un contesto di incertezza legato all’evoluzione della pandemia e della successiva fase di ripresa economica, il governo conferma l’obiettivo di ricondurre verso la media dell’area euro il rapporto debito/Pil nel prossimo decennio, attraverso una strategia che, oltre al conseguimento di un adeguato surplus primario, si baserà sul rilancio degli investimenti, pubblici e privati». A Palazzo Madama gli equilibri in bilico mettono più sotto pressione Palazzo Chigi, rispetto alla Camera. «Se il governo non avrà i numeri in Senato per il nuovo scostamento di bilancio, questa volta non conti sul sostegno a scatola chiusa di Forza Italia». Per un eventuale soccorso azzurro la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini chiede ascolto. «Ci aspettiamo dunque una rapida inversione di rotta dalla logica dell’assistenzialismo improduttivo a quella degli investimenti e dello sviluppo».

Proroga dello stato di emergenza

Sempre mercoledì il premier Conte va nell’Aula della Camera per comunicazioni sulla situazione del contrasto della pandemia e lo stato di emergenza, con relative votazioni da parte dell’Assemblea. Quello sarà il momento chiave. Contro un differimento in là nel tempo della misura già nei giorni scorsi si è scagliata l’opposizione, ma posizioni differenziate sono emerse in seno alla stessa maggioranza. Come spiegato da fonti di governo obiettivo della decisione è non far decadere le ordinanze emanate finora dal commissario straordinario Angelo Borrelli. Non solo, la proroga permette il varo di nuove ordinanze restrittive o comunque legate alla situazione pandemica. Sul 31 ottobre come data alla quale prorogare l’emergenza per la crisi Covid-19 sembra esserci al momento un generico accordo fra i partiti alleati che dovrà concretizzarsi nel voto alle risoluzioni (per una formalizzazione bisogna attendere il prossimo Consiglio dei ministri).

Presidenza delle Commissioni parlamentari

Le Commissioni permanenti della Camera si riuniranno sempre il 29 luglio, alle 20,30, per il rinnovo di metà legislatura delle presidenze. Il fatto è che alcune sono tuttora guidate da esponenti della Lega, quindi fuori dalla maggioranza di governo da un anno. Tale convocazione potrebbe tuttavia subire un nuovo rinvio (un prima data con lo stesso ordine del giorno era stata fissata per la settimana scorsa). Le opposizioni, viene riferito, avrebbero sollecitato un ulteriore periodo di riflessione. I presidenti dei gruppi hanno inoltre stabilito di tornare a riunirsi martedì 28, alle 20, per definire il calendario di agosto (è tra l’altro atteso, per il mese prossimo, l’arrivo dal Senato del Dl semplificazioni). Sinora le trattative sui vertici delle commissioni non hanno ancora portato a un compromesso condiviso. Democratici, renziani e M5S continuano a contendersi le caselle più ambite. Più acceso sembra il confronto tra Italia Viva e Cinque Stelle, ma entrambi buttano la palla nel campo del Pd per allontanare i sospetti.

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