Dal centrodestra arriva però un no compatto alla proroga dello stato di emergenza. Nella risoluzione unitaria, presentata al Senato, Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia impegnano il Governo infatti «a non procedere alla proroga dello stato di emergenza e a rendere immediatamente noti alle Camere i contenuti del piano nazionale di sorveglianza epidemiologica che è stato messo a punto per prevenire e contrastare eventuali nuove emergenze, legate o meno al Covid-19». La mozione viene bocciata (preclusa e non votata) nella parte che dice no alla proroga ma approvata nella passaggio che chiede il coinvolgimento delle regioni con 281 sì e 3 astenuti.
La risoluzione di maggioranza: decreti, non Dpcm
Nella risoluzione di maggioranza approvata con 157 sì (il senatore di M5S Mattia Crucioli voto contro) impegna il governo «a definire come termine ultimo per lo stato di emergenza nazionale il 15 ottobre 2020» e a «definire, altresì, con norma primaria le eventuali misure di limitazione di libertà fondamentali». Il riferimento a norme primarie indica, dunque, la necessità di intervenire con decreti legge, non dpcm, per eventuali nuove limitazioni anti-contagio.
Al governo si chiede anche di «individuare gli spazi più adatti ad accogliere le operazioni di celebrazione della tornata elettorale e referendaria dei prossimi 20-21 settembre, preferendo la scelta di non svolgere dette procedure all’interno degli edifici scolastici».
Conte: con proroga nessuna torsione autoritaria governo
Nelle sua replica al Senato Conte ha detto: «Ognuno ha la sua opinione ma nessuno dovrebbe imputare con onestà intellettuale la volontà di prorogare paure e allarmismi o torsione autoritarie. Sin dall’inizio questo governo ha agito in piena trasparenza e garantismo, si è venuto a confrontare in Parlamento. Dal 18 maggio quando questo governo si è assunto la responsabilità di allentare le misure restrittive non si è parlato di allarme sociale. Stiamo mantenendo delle misure minimali di precauzione».
Salvini a Mattarella: «Sconcerto per proroga emergenza»
In un colloquio con il Capo dello Stato Sergio Mattarella, hanno fatto sapere fonti della Lega, Salvini ha espresso «grande sconcerto e preoccupazione» per la volontà del governo di prolungare lo stato di emergenza in assenza di giustificazioni sanitarie e giuridiche a supporto della scelta, per l’aumento esponenziale degli sbarchi di queste settimane (con problemi sanitari e sociali gravissimi soprattutto nel nostro Sud), per l’assoluto caos sulla scuola a proposito di riapertura, assunzioni, futuro degli otto milioni di studenti italiani e dei 200mila insegnanti precari. Salvini ha anche sottolineato il rammarico per l’ennesimo mancato coinvolgimento dell’opposizione sul decreto Agosto.
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