avvocatoinprimafila il metodo apf

Stress da elezioni in Brasile: crescono a dismisura visite da psicologi e psichiatri

Popolo brasiliano sull’orlo di una crisi di nervi per il ballottaggio delle presidenziali che si terrà domenica 28 ottobre. Una tornata elettorale importante per il Paese sudamericano, vicino a una svolta dopo 16 anni di governi di sinistra

Un Paese fortemente diviso, tensioni tra le due forze politiche, violenze fisiche e verbali, angosce e incognite sul futuro: per superare il trauma del voto un numero crescente di brasiliani si rivolge a psicologi e psichiatri. “L’80% dei miei pazienti esprime una sofferenza legata alle elezioni. Una percentuale enorme” ha dichiarato Admar Horn, membro della Società brasiliana di psicanalisi (Sbp), all’agenzia France Presse. 
Sta cristallizzando tutte le paure dei brasiliani il secondo turno delle elezioni presidenziali del 28 ottobre, che mette a confronto il leader di estrema destra Jair Bolsonaro, in netto vantaggio sul rivale, Fernando Haddad, del Partito dei lavoratori (Pt). 
Il clima di tensione alle stelle ha spinto un certo numero di cittadini a rivolgersi ad uno specialista, così nelle ultime settimane si è registrato un boom di consultazioni. Allo stesso tempo chi era già in cura da psicologi e psichiatri ha accusato un peggioramento del proprio stato mentale e fisico. Disturbi dell’umore, attacchi di panico, insonnia, incubi, crisi di bulimia, allergie e gastrite sono i sintomi più diffusi tra i pazienti angosciati dall’incognita post-elettorale, terrorizzati dal ritorno ad un regime di estrema destra e da un clima pericoloso. “In 20 anni di attività, è la prima volta che mi trovo di fronte a tale situazione. Un clima di polarizzazione, di odio molto forte, di negazione dell’altro che riscontro sia nei pazienti che votano Bolsonaro sia in quelli che sostengono Haddad” ha testimoniato lo psicologo Antonio Alberto Rito, che ha uno studio a Rio de Janeiro.

A sviluppare uno stato di angoscia particolare sono persone della comunità omossessuale/Lgbt, pesantemente stigmatizzata dall’omofobo Bolsonaro. “Persone che avevano trovato un loro posto nella società e che cominciano ad avere paura di uscire per strada e di essere aggredite” ha raccontato Fernando Rocha, psicanalista membro della Sbp. In aumento anche i conflitti familiari e sociali tra amici, vicini con idee politiche contrapposte. Così, come riferito dal quotidiano O Globo, a Sao Paolo sedute gratuite di terapia di gruppo vengono organizzate da psicologi per aiutare la popolazione a far fronte alle proprie angosce elettorali. Intanto la rivista Epoca ha chiesto agli psicanalisti di “entrare nella testa di Bolsonaro” per far capire meglio il personaggio ai brasiliani. Per Rocha, il leader di estrema destra è diventato una figura “idealizzata”, oggetto di una adesione “totalmente primitiva, del resto come lui stesso”. Alcuni analisti citati da Epoca hanno riscontrato in Bolsonaro caratteristiche tipiche di una “personalità autoritaria, autocentrata e megalomane” dalla “crudeltà latente tendente alla paranoia con una fragilità narcisista”. Del resto il suo nome completo è Jair Messias (Messia) Bolsonaro e i suoi sostenitori lo chiamano “Mito”. 

Exit mobile version