Raggiunte le 64 firme necessarie per presentare il quesito in Cassazione. Si sarebbe tagliata quota 71 con il soccorso di tre leghisti e alcuni deputati di Forza Italia “vicini” alla Lega
di Emilia Patta
Arriva referendum, Parlamento light torna in discussione
2′ di lettura
Nuovo colpo di scena nella vicenda del referendum sul Ddl costituzionale per il taglio dei parlamentari. Si sarebbero di nuovo raggiunte le 64 firme necessarie per presentare il quesito in Cassazione. Si sarebbe tagliata quota 71 con il soccorso di tre leghisti e alcuni deputati di Forza Italia “vicini” alla Lega. A questo punto l’organizzatore dell’iniziativa, il senatore Fii Andrea Cangini, sarebbe intenzionato a presentare le firme in Cassazione intorno alle 15.
La marcia indietro
Il nuovo colpo di scena è avvenuto dopo che quattro senatori di Forza Italia, capeggiati da Massimo Mallegni, avevano deciso di ritirare la loro firma dall’iniziativa. Se le firme saranno depositate entro domenica 12 gennaio, la Cassazione avrà 30 giorni di tempo per verificarle. Poi, se tutto filerà liscio, toccherà al Governo fissare la data tra maggio e giugno.
Le parole di Salvini
Che il leader leghista Matteo Salvini si stesse spendendo per arrivare al traguardo del referendum era chiaro già da ieri. Lo faceva presagire in particolare la dichiarazione in cui Salvini osannava il ricorso ai referendum: «Io ritengo che quando i cittadini si possono esprimere è sempre meglio, io farei referendum su tutto, come in Svizzera ogni mese». Poi si erano diffuse le voci secondo cui il leader del Carroccio era al lavoro per convincere l’area “salviniana” di Forza Italia a rimpiazzare i senatori azzurri vicini a Mara Carfagna che sono tornati sui loro passi. Poi, per blindare i numeri, Salvini avrebbe convinto anche alcuni dei suoi a firmare. In questo modo dalle 62 firme rimaste si sarebbe passati a 71. Quindi dovrebbero essere nove i senatori aggiuntisi nelle ultime ore.
https://www.ilsole24ore.com/art/taglio-parlamentari-nuovo-colpo-scena-raggiunte-nuovamente-firme-il-soccorso-lega-e-parte-fi-ACwbF8AB