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Taurianova, si dimette l’Assessore Girolama Raso

 Girolama Raso, Assessore del Comune di Taurianova, con delega allo sviluppo economico, commercio, artigianato e agricoltura, sanità, salute e diritti, servizi civici e demografici, politiche e promozione ambientale, cimiteri e servizi cimiteriali ha rassegnato le dimissioni dall’incarico rinunciando così alla carica che le era stata conferita dal Primo Cittadino Fabio Scionti il 18 agosto 2017

A renderlo noto è lo stesso Ufficio stampa dell’ente che oggi ha inviato un comunicato per divulgare la notizia.

Da quanto si apprende, infatti, dalla nota sarebbe stata la stessa Raso, espressione del Gruppo consiliare NCD (Nuovo Centrodestra),  ad inviare una comunicazione al sindaco di Taurianova manifestando la sua volontà di non proseguire l’esperienza amministrativa, per ragioni politiche in seno al gruppo consiliare guidato dal consigliere Antonino Caridi.

«Ho accolto le dimissioni dell’Assessore Raso, – afferma Scionti sempre nel comunicato – con dispiacere, pur comprendendo le ragioni della sua scelta, che considero un atto di onestà intellettuale e di responsabilità nei confronti della nostra comunità»

Ed ancora: «Nei due anni di cammino comune Girolama Raso ha dimostrato serietà e dedizione nell’esercizio della sua funzione pubblica, sposando pienamente il progetto politico dell’Amministrazione da me guidata». «La ringrazio, pertanto, del contributo che ha saputo offrire alla comunità taurianovese, collaborando con gli altri componenti della Giunta e con gli Uffici comunali al fine di implementare i servizi, di dare risposte ai cittadini, di rendere la nostra Città un posto migliore».

Infine conclude il Primo Cittadino: «Sono certo che il rapporto di stima, instauratosi in questi anni, non verrà meno e che la condivisione dei valori e lo scambio proficuo di idee e di esperienze, che ha contraddistinto questo percorso amministrativo, di cui Girolama Raso è stata protagonista, sarà il terreno fertile di una prospettiva politica più ampia e lungimirante».

Maria Teresa Bagalà

 

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