Chiusura di campagna elettorale per le elezioni regionali in sette regioni – Liguria, Marche, Puglia, Toscana, Valle D’Aosta, Campania e Veneto con il voto in Toscana ago della bilancia per l’esito finale che vede il centrodestra per la prima volta abbattere la roccaforte rossa. Decisivo per gli equilibri politici l’esito del voto per il Referendum che decide il taglio dei parlamentari. E se il M5s si gioca tutto sul NO al referendum e il futuro della sua leadership, Zingaretti tiene alta la sfida a Salvini e Renzi che si gioca il futuro di Italia Viva.
Prima la sfida dei comizi finali a Firenze poi la partita si sposta a Cascina (Pisa), feudo leghista diventato il simbolo dell’ascesa del Carroccio in Toscana. E’ il capoluogo toscano l”epicentro’ dove nel pomeriggio si sono concentrati candidati e big politici per gli ultimi scampoli di campagna elettorale.
Il candidato governatore del centrosinistra Eugenio Giani ha dato appuntamento alle 18:30 in Santissima Annunziata, luogo dal valore simbolico e storico: la piazza del capodanno toscano e dell’Annunciazione, ma anche dell’accoglienza dove da 600 anni ha sede l’Istituto degli Innocenti, e in cui campeggia la statua che raffigura il Granduca Ferdinando I. Insieme a Giani ci sono anche il leader Iv Matteo Renzi e il senatore Psi Riccardo Nencini, presenze inialmente non previste.
Poco distante, alle 18 in piazza della Repubblica, il fulcro del centro storico fiorentino dove solo pochi mesi avevano sfilato le Sardine, hanno dato appuntamento al popolo del centrodestra Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani insieme alla candidata Susanna Ceccardi, europarlamentare leghista.
Alla stessa ora la candidata M5s Irene Galletti ha invece concluso alle Murate, altro luogo simbolo di Firenze e dove aveva iniziato la sua campagna elettorale presentando le liste.
Canti e balli in piazza Poggi, dalle 20, per l’iniziativa del candidato di Toscana a sinistra Tommaso Fattori.
Chiusura invece a Livorno, alle 18, davanti allo storico ex teatro San Marco, dove il 21 gennaio 1921 vide la luce il Partito comunista d’Italia di Antonio Gramsci, per Marco Barzanti, candidato governatore del ricostituito Pci, affiancato dal segretario nazionale Mauro Alboresi per un appuntamento nel segno della tradizione storica del partito. Gli altri due candidati, Salvatore Catello per il Partito comunista e Tiziana Vigni della lista Movimento 3V, a Firenze aveva concluso ieri la loro campagna.
In serata poi l’ultimissima tranche della campagna elettorale, giocata a Cascina, il paese di Susanna Ceccardi che ne è stata sindaco, dove in ballo ci sono anche le elezioni amministrative. Nel pomeriggio le Sardine sono tornate a manifestare nella cittadina del Pisano dopo l’appuntamento di sabato scorso contro la Lega, quando nella manifestazione irruppe il padre di Susanna Ceccardi in difesa della figlia.
E sempre a Cascina in serata è si attende Salvini per chiudere la campagna elettorale delle comunali a sostegno del candidato leghista, Leonardo Cosentini. Dovrebbe esserci anche la stessa Ceccardi. A sostegno del candidato sindaco del Pd Michelangelo Betti intervengono invece nel pomeriggio Enrico Letta e poi stasera Walter Veltroni e Anna Ascani.
Fonte Ansa.it