Il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, in audizione in commissione Lavoro alla Camera sul caso bonus Inps: “Con il Cura Italia il governo ha risposto mettendo a disposizione 10 miliardi e cercando di dare una risposta veloce ai cittadini. Erano momenti convulsi, con cittadini che assalivano i negozi, l’istituto ha risposto in modo efficace in 15 giorni, predisponendo una misura che non esisteva. Il bonus per gli autonomi. Lo ha elargito in 15 giorni, come chiesto dal governo”.
“La procedura costruita dall’amministrazione si basa sulla legge, basandosi sui nostri archivi, si attinge alla presenza o meno di altri fondi previdenziali obbligatori”. “Gli approfondimenti (dell’Inps sulla posizione di chi ha richiesto il bonus, ndr) sono in corso ancora oggi”.
“Nel periodo di covid l’esigenza era pagare e non controllare, pagare subito e poi controllare, questo è fatto”, ha detto ancora Tridico in audizione.
“Questa notizia non è uscita dal sottoscritto né direttamente né indirettamente, nel modo più assoluto”, ha detto ancora Tridico parlando dei politici che hanno percepito il bonus da 600 euro.
“Da fine aprile l’antifrode si è concentrata sulla percezione dei bonus da parte di chi fosse iscritto ad altre forme previdenziali. Sulla base di ciò l’antifrode manda ad altre direzioni una tranche di 40 mila soggetti che risultavano presenti e iscritti a un’altra forma di previdenza. Per evitare comportamenti fraudolenti l’attenzione si è concentrata sugli amminisratori locali”.
Fonte Ansa.it