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Tutto come previsto: da Bruxelles cala il Grande Randello Ue

I caporali Dombrovskis (il lituano più fortunato del mondo) e Moscovici (figlio degenere di un grande psicologo) randellano come da copione. Ovviamente, dopo la dichiarazione distillata da Kapò Juncker ancor prima di vedere il decreto del Def

By huffingtonpost.it

“I target di bilancio rivisti sembrano, ad una prima vista, puntare ad una deviazione significativa dal percorso raccomandato dal Consiglio. Questa è una fonte di seria preoccupazione”: lo scrivono i commissari Moscovici e Dombrovskis nella lettera all’Italia, chiedendo alle autorità di “assicurare che la bozza di legge di stabilità sarà in linea con le regole comuni di bilancio”.

 

I commissari rilevano che “in base alle stime italiane i nuovi target corrispondono ad un deterioramento del deficit strutturale di 0,8% del Pil nel 2019”, mentre le raccomandazioni della Commissione, “adottate dal Consiglio, Italia compresa, il 13 luglio”, chiedono al Paese “di assicurare che il tasso di crescita nominale della spesa netta primaria non superi lo 0,1% nel 2019, che corrisponde ad un aggiustamento strutturale di 0,6% del pil nel 2019”. È per questo che i nuovi target suscitano “seria preoccupazione”.

 

I commissari ricordano poi che la valutazione del rispetto delle raccomandazioni del 13 luglio “comincerà una volta che la bozza di legge di stabilità arriverà alla Commissione, cosa che deve avvenire entro il 15 ottobre”. E “ogni scambio formale nel contesto di questa procedura avrà luogo dopo quella data e all’interno delle scadenze previste dalle regole”.

Dombrovskis e Moscovici chiudono la missiva ribadendo la “disponibilità ad un dialogo costruttivo”.

“Ci aspettavamo che questa manovra non piacesse a Bruxelles adesso inizia la fase di interlocuzione con la Commissione europea ma deve essere chiaro che indietro non si torna”, ha detto il vicepremier Luigi Di Maio a proposito della lettera inviata dal vice presidente della Commissione europea Vladis Dombrovskis e dal commissario agli Affari economici Pierre Moscovici in risposta al ministro dell’Economia Giovanni Tria sul Def.

 

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