I rebates per 100 miliardi divisi tra Svezia Danimarca e Austria, niente a Olanda e Germania
di Gerardo Pelosi
I rebates per 100 miliardi divisi tra Svezia Danimarca e Austria, niente a Olanda e Germania
4′ di lettura
«Siamo in una fase di stallo: si sta rivelando molto complicato, più complicato del previsto. Sono tante questioni su cui stiamo ancora discutendo che non riusciamo a sciogliere». Lo ha detto il premier Giuseppe Conte in una diretta Facebook durante la seconda giornata di lavori del Consiglio europeo sul Recovery fund.
La nuova proposta di Michel
Il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, ha elaborato una nuova proposta da sottoporre ai leader Ue, nel tentativo di raggiungere un compromesso sul Recovery Fund ed il Bilancio 2021-2027. La nuova proposta per il Recovery Fund mantiene intatto il volume totale di 750 miliardi di euro ma fa scendere la parte dei sussidi (450 miliardi da 500), cambiando l’equilibrio tra i trasferimenti a fondo perduto e i prestiti (300 mld da 250). Tuttavia, pur diminuendo la quota delle sovvenzioni, viene rafforzata di 15 miliardi la parte sostanziale della Resilience Recovery Facility (che prevede allocazioni dirette ai Paesi), che aumenta (da 310 miliardi a 325). Il taglio riguarda invece la parte di trasferimenti suddivisi tra vari programmi. In particolare viene azzerata la dotazione del Solvency Support Instrument (nella proposta precedente era a 26 miliardi). Michel è tornato a incontrarsi con il presidente francese Emmanuel Macron, la cancelliera tedesca Angela Merkel insieme alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen durante una pausa della plenaria del Consiglio europeo.
I frugali puntano i piedi sui sussidi
Fonti diplomatiche europee hanno reso noto che la Svezia, a nome di tutti e quattro i Paesi frugali (Olanda, Austria e Danimarca), al vertice Ue, ha presentato una posizione in cui chiede di non andare oltre i 150 miliardi di sussidi come dotazione massima per il Recovery Fund.
Kurz, nessuna svolta ma direzione giusta
«Non vi è stata alcuna svolta», ma «siamo avviati nella giusta direzione e questa è la cosa più importante», ha detto il cancelliere austriaco Sebastian Kurz a margine del vertice Ue sul Recovery Fund e il bilancio. «Come ci aspettavamo, è una battaglia dura», ha sottolineato Kurz, precisando che ci sono ancora «molte cose» da discutere, tra cui «il volume totale» del Recovery Fund. «In particolare per le sovvenzioni, come garantire che i soldi siano usati bene» per «le riforme» e il rispetto dello «stato di diritto» per l’allocazione degli aiuti.
La proposta di mediazione
La proposta di mediazione l’hanno messa a punto alle 3 della notte scorsa nella sala colazioni del The Hotel di Bruxelles il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte, il presidente francese Emmanuel Macron e la cancelliera tedesca Angela Merkel. Poi l’hanno portata all’attenzione del presidente del Consiglio Ue Charles Michel che ne sta valutando la praticabilità ascoltando le posizioni degli altri Paesi, frugali in testa. La proposta prevede una limatura (50 miliardi) delle sovvenzioni a vantaggio dei prestiti quindi 450 miliardi di sovvenzioni e 300 di prestiti). Viene però rafforzata di 15 miliardi la parte sostanziale della Resilience Recovery Facility (che prevede allocazioni dirette ai Paesi), che aumenta (a 310 miliardi a 325).
https://www.ilsole24ore.com/art/vertice-ue-nuova-proposta-michel-tagli-sussidi-ADKH06e