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Vilipendio, Mattarella concede la grazia a Umberto Bossi

«NESSUN RISENTIMENTO»

Il presidente della Repubblica ha firmato un decreto per la concessione della grazia all’ex leader leghista. La clemenza riguarda la pena inflitta a Bossi per vilipendio. I fatti risalgono al 2011

5 dicembre 2019


Sergio Mattarella (Ansa)

1′ di lettura

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato un Decreto di concessione della grazia in favore di Umberto Bossi. Lo rende noto, con un comunicato, il Quirinale, spiegando che l’atto di clemenza individuale ha riguardato la pena detentiva ancora da espiare (un anno di reclusione) inflitta per il delitto di offesa all’onore e al prestigio del Presidente della Repubblica (cosiddetto vilipendio: art. 278 c.p.), in riferimento a fatti commessi nel 2011. A seguito di provvedimento della Magistratura di sorveglianza Bossi è stato affidato in prova al servizio sociale.

Nel valutare la domanda di grazia, in ordine alla quale il Ministro della Giustizia a conclusione della prevista istruttoria ha formulato un avviso non ostativo, il Presidente della Repubblica ha tenuto conto del parere favorevole espresso dal Procuratore generale, delle condizioni di salute del condannato, nonché della circostanza che in relazione alle espressioni per le quali è intervenuta la condanna il Presidente emerito Giorgio Napolitano ha dichiarato di non avere nei confronti del condannato «alcun motivo di risentimento».

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