Pubblicato il: 06/09/2019 15:42
Al via la quarta edizione di DigithON, la più grande maratona digitale italiana, fondata da Francesco Boccia, che anche quest’anno si tiene in Puglia, alle Vecchie Segherie Mastrototaro di Bisceglie e nel vicino Largo Castello, teatri della startup competition, che ospita oltre 350 giovani imprenditori digitali provenienti da tutta Italia, e 4 giorni di eventi, incontri e dibattiti con esperti e ospiti prestigiosi del mondo delle istituzioni, cultura, imprese e informazione che si confrontano sui temi legati a digitale e innovazione.
A portare la sua testimonianza, dal palco di Digithon, Federico Leproux, ad di Teamsystem, leader italiano nel mercato delle soluzioni digitali per la gestione del business di imprese di ogni settore e dimensione, dei professionisti e delle associazioni: “Noi da tempo puntiamo a scovare le eccellenze, e quindi quando Francesco ci ha parlato di Digithon ci è sembrata l’iniziativa ideale da supportare, da aiutare, abbiamo detto subito di sì”. L’ad ha parlato del futuro della sua azienda. “Oggi non siamo più fornitori di sotfware ma abilitatori di competitività attraverso il digitale”, ha spiegato, sottolineando: “Oggi c’è bisogno di spingere la digitalizzazione, a livello di sistema, c’è bisogno che ciascuno faccia la propria parte, c’è bisogno di competenze e innovazione, le piccole aziende hanno bisogno di qualcuno che in modo proattivo gli mostri i vantaggi che a livello di efficienza e competitività si possono avere attraverso la digitalizzazione”.
Fra i protagonisti del dibattito a Digithon, Marco Gay, ad di Digital Magics e presidente di Anitec-Assinform: “Le startup possono e devono avere un ruolo di innovazione, di ricerca dal basso, in cui possono inventare e reinventare i settori industriali del made in Italy per portarli nel futuro. Quindi, è il momento di investire, credere nei giovani talenti che abbiamo e credere nella nostra capacità di fare impresa che sempre ci ha contraddistinto”. Ma come convincere gli investitori a puntare su una startup? “Può convincere -ha sottolineato Gay- un team che sia consapevole dei passi che deve fare, può convincere un’idea di business che porti la startup ad andare sul mercato e a potere competere. E non ultimo può convincere la determinazione di questi imprenditori nel volere realizzare col proprio talento la propria impresa”.
Sul palco di Digithon è intervenuto anche Gianluca Bellavista, direttore relazioni esterne di Philip Morris Italia: “Philip Morris ha intrapreso un percorso di trasformazione con l’obiettivo serio di ridurre o eliminare completamente le sigarette per concentrarsi in prodotti innovativi che eliminano la combustione, basate su tecnologie avanzate, in modo da spostare i fumatori che continuerebbero a fumare su questi nuovi prodotti. Siamo qui a Digithon per spiegare questo processo di trasformazione che sta vivendo l’azienda che si racchiude in tre frasi che sono nella nostra campagna ‘Unsmoke’: chi non fuma non deve cominciare, chi fuma deve smettere che è la migliore scelta, ma per chi non smette, che sono la stragrande maggioranza dei fumatori, bisogna cambiare. E siamo qui a Digithon innanzitutto per imparare, per imparare un nuovo modo di lavorare: adesso dobbiamo provare, sbagliare, correggere, capire. E’ quello che fanno le startup, un mondo completamente nuovo che dobbiamo imparare a conoscere”.
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