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Angi, premiate le eccellenze made in Italy con gli oscar dell’innovazione  

Angi, premiate le eccellenze made in Italy con gli Oscar dell'innovazione

La ministra Pisano e il presidente Angi Gabriele Ferrieri

Alveari hi tech, intelligenza artificiale e machine learning a supporto delle decisioni di investimento. E poi tecnologia spaziale, miglioramenti in tema nautico, indumenti intelligenti: sono solo alcune delle incredibili idee sviluppate dalle aziende e dalle startup italiane che oggi, nell’aula dei Gruppi della Camera dei deputati, hanno ricevuto gli ‘Oscar dell’innovazione’, nell’ambito della seconda edizione del Premio Angi. Il riconoscimento, ideato dall’Associazione nazionale giovani innovatori (la prima associazione nazionale no profit interamente dedicata al mondo dell’innovazione), ha individuato in tutto ventisei aziende che nel corso dell’anno si sono distinte per impegno, professionalità e ingegno nei più svariati campi della tecnologia e del digitale. Le undici categorie premiate variano dalla scienza alla salute, dalla cultura al turismo, passando per mobilità, energia, ambiente comunicazione ed economia.

A fare gli onori di casa Gabriele Ferrieri, presidente Angi, che dopo i saluti di rito ha voluto consegnare nelle mani della ministra dell’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Paola Pisano, il ‘Manifesto dei Giovani innovatori’, che la ministra ha firmato durante la cerimonia e una targa per sottolineare “il contributo per il lavoro presente e futuro per la diffusione della cultura dell’innovazione e del digitale”. “Abbiamo deciso – spiega Gabriele Ferrieri, presidente Angi – di occuparci di futuro, perché, parafrasando Charles Kettering, uno dei più grandi inventori del XX secolo, è lì che passeremo il resto della nostra vita. Giornate come quella di oggi ci fanno capire che la strada è giusta, che i talenti nelle imprese italiane ci sono e che la grande sfida per noi è riuscire a individuarli e incoraggiarli. Ringraziamo tutte le istituzioni presenti e la ministra Pisano per aver firmato il nostro Manifesto: il nostro impegno in favore dell’innovazione si nutre anche della sensibilità e della spinta che le istituzioni possono garantire a chi ha voglia, passione e capacità di migliorare il mondo”.

Nel corso della mattinata, sono stati assegnati riconoscimenti anche ad autentiche eccellenze italiane nel campo produttivo e scientifico: lo chef stellato Heinz Beck, l’economista Giancarlo Vinacci, il giurista Marco Nicolini, l’architetto Andrea Galeazzi, l’imprenditore Walter Bartolomei, la giornalista e scrittrice Katia Ferri. Per quanto riguarda il mondo dello sport, il riconoscimento è andato alla trentenne Giulia Sulis, decisa a intraprendere una carriera dirigenziale nel grande calcio, sfidando pregiudizi e barriere all’ingresso. Queste le aziende premiate per categoria. – Food&agritech: Revotree; 3bee; Italian Cricket Farm. – Energia&ambiente: Wave for energy; Glass to power. – Mobilità&smart city: Phononic vibes; Estrima; Ets Ingegneria srl.- Fintech: Money farm; Fugen sim; Credimi. – Ricerca&scienza: UpSurgeOn; EnGenome. – Industria&robotica: Smart Robots; Sidereus Space Dynamics. – Costume&società: Limix; AccYOuRate. –Cultura&turismo: Monugram; LetyourBoat. – Salute&benessere: Kokono; Health Point. – categoria hr&formazione: EasyPark; Juno Consulting. – comunicazione&media: MA Provider; Homepal; PromoQui. Premi speciali: Affidaty, Angels Lab Academy, Advantaced Processing, Reco 3.26 e Advantage Green.

“Il nostro ruolo – ha detto Paola Pisano, ministra per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione – è quello di riuscire a connettere le iniziative tra di loro per creare una strategia unica per il Paese che prenda i ragazzi dalle università, li faccia crescere e gli dia la possibilità di creare una propria azienda e farla crescere. L’Angi in questo è un’associazione molto strategica per noi, perché parla di merito, di tecnologia, di donne e di tutto quello a cui stiamo lavorando. Oggi ho ricevuto questa targa e vi ringrazio, spero di tornare tra un anno per dire di essermela davvero meritata. Sono qui da pochi mesi, c’è tanto lavoro da fare e tante idee da realizzare. Oggi pomeriggio porterò con me il vostro manifesto che firmo qui davanti a tutti voi molto volentieri”.

“Con il digitale – spiega Francesco Boccia, ministro per gli Affari regionali e le autonomie – siamo entrati dentro la più grande rivoluzione del capitalismo dell’era moderna. Oggi ogni luogo può essere il centro del mondo; lo Stato, però, ha il dovere di mettere tutti nelle stesse condizioni di partenza. Perché, se è facile per un privato investire dove c’è business, lo Stato deve invece avere una maggiore attenzione per le aree più svantaggiate del Paese e non mi riferisco soltanto al Sud ma alle aree interne, alle aree di montagna, alle aree a rischio spopolamento. E’ su questo vincolo di priorità verso le aree meno sviluppate che si basa il progetto di autonomia differenziata che il governo calendarizzerà in Parlamento a inizio anno. Se vogliamo che i nostri giovani, dopo aver fatto le loro esperienze anche all’estero, tornino a casa dobbiamo trasformare il Mezzogiorno, le aree interne, le aree di montagna in tante Silicon Valley d’Europa. Abbiamo la forza e le competenze per farlo e dobbiamo farlo con le imprese più lungimiranti investendo risorse pubbliche senza precedenti nella fibra ultraveloce, nelle scuole, nelle università e sulla ricerca”.

“Per vincere le sfide di tutti i giorni e per costruire strade di sviluppo sostenibile ed equo è necessario cambiare prospettiva, trovare modi di innovare la nostra società e i suoi settori produttivi”. A dirlo Anna Ascani viceministra dell’Istruzione, dell’università e della ricerca. “Così come – sottolinea – hanno fatto le eccellenze che vengono premiate oggi, con le quali mi complimento. Con le loro idee e le loro capacità hanno contribuito a scrivere inedite pagine di crescita per il nostro Paese. Da viceministra dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, ribadisco anche in questa sede il mio impegno a far sì che la scuola e, in generale, il sistema d’istruzione garantiscano a ogni giovane competenze di base e trasversali, una formazione e una cultura adeguate a muoversi nel presente con protagonismo”.

“Da tempo – sottolinea Luca Attias, commissario straordinario per l’attuazione dell’Agenda Digitale – parlo dell’esistenza di un’emergenza digitale in Italia, sulla quale, a differenza di tutte le altre emergenze, esiste una generale inconsapevolezza. Proprio per rispondere a queste esigenze è nata Repubblica Digitale, una iniziativa del team di trasformazione digitale che ha l’obiettivo di sviluppare una partnership tra pubblico e privato per l’inclusione della popolazione nel corretto utilizzo delle tecnologie e dei servizi digitali”.

“Conferire questo premio a giovani talenti dell’innovazione è per Acea motivo di grande orgoglio”. A dirlo Massimiliano Garri, responsabile area innovation, technology & solutions di Gruppo Acea, che ha premiato il vincitore della categoria ‘Energia & ambiente’ del premio Angi. “E’ motivo di orgoglio – sottolinea – sostenere il premio Angi, portatore di un messaggio e di un impegno a favore dello sviluppo tecnologico che l’azienda condivide pienamente. Promuovere l’innovazione e le iniziative imprenditoriali dei giovani è uno degli obiettivi strategici per i quali Acea si impegna quotidianamente e concretamente, sostenendo le idee dei giovani talenti, collaborando con diverse startup, svolgendo una costante attività di scouting e portando avanti progetti come l’Acea Innovation Garage”. Con quest’ultima iniziativa, precisa, “abbiamo provato a trasmettere il messaggio secondo cui il futuro si crea e non si aspetta: in un solo mese abbiamo ricevuto ben 120 proposte di progetti innovati, soprattutto dai più giovani”.

Il Manifesto

“C’è la necessità di un sistema universitario europeo unico e internazionale, connesso e che valorizzi le eccellenze nazionali e che promuova reti di conoscenza in maniera diffusa e accessibile a tutti. Avere una formazione e competenze certificate in tutti Paesi Ue rappresenta il primo passo concreto nell’unificazione del percorso d’istruzione europeo e quindi anche delle sue future generazioni lavorative”. Così Gabriele Ferrieri, presidente Angi, presenta il Manifesto per l’innovazione che oggi ha consegnato alla ministra per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Paola Pisano. “Innovazione – chiarisce – significa prima di tutto accessibilità e inclusione sociale: costruire un ecosistema in cui non esistano categorie di persone ma solo categorie di servizi a portata di click, in cui mobilità e città intelligenti siano l’humus culturale per lo sviluppo di una classe dirigente coesa, dinamica e connessa”.

“I comuni – avverte Ferrieri – rappresentano la connessione rapida di dialogo tra istituzioni e cittadino: il compito della rivoluzione digitale è favorire la moltiplicazione dei servizi a basso costo, velocizzare i processi e alimentare un nuovo modus operandi tra Pa e società. C’è necessità di un portale unico europeo declinato per ogni Paese Ue che garantisca lo svolgimento di tutte le attività amministrative direttamente dall’utente”. “La necessità – continua – di una cabina di regia unica pubblica e privata diffusa in cui Mise, ministero dell’Innovazione, Agid, Fondo nazionale innovazione, pubblica amministrazione pongano le basi di una grande rete della conoscenza digitale partecipata che possa stimolare e far conoscere quel valore capace di creare contaminazioni e possa incidere sui grandi numeri. Una visione che non vede giganti, ma sintesi di sviluppo e capacità delle nuove generazioni di lavoratori italiani”.

“L’innovazione – chiarisce – rappresenta il nuovo motore dell’economia mondiale: da Horizon a Digital Europe, passando per InvestEU e Connecting Europe Facility. Dal 2021 il bilancio Ue sosterrà la trasformazione digitale in modo del tutto nuovo rispetto all’attuale programmazione”. “Una grande opportunità – aggiunge Ferrieri – che in Italia deve saper stimolare, riconoscendo l’ingegno e la capacità delle aziende già avviate e non: un modello d’impresa basato sull’internazionalizzazione e sul valore tecnologico come testimonianza di un patrimonio condiviso. Una ‘Digital italian belt’ quindi in cui identità e progresso siano il sale e il lievito di un percorso di interesse pubblico, ma con vocazione e mobilità privata: una nuova stagione e scenari inediti che possano favorire la rigenerazione urbana e del mercato interno, superando la stagnazione e rimodulando un percorso che vada ad incidere sulle grandi sfide dei numeri, della sostenibilità e del lavoro”.

Il rapporto

Nel corso della premiazione Angi, Roberto Baldassari, direttore del comitato scientifico dell’Associazione e direttore generale MG Research, ha presentato il terzo ‘Rapporto giovani & innovazione 2019-lavoro, innovazione e social life’, realizzato in collaborazione con Angi. Lo studio mette in luce le aspettative della popolazione italiana maggiorenne, con particolare riferimento alla fascia che va da 18 ai 34 anni, su temi che riguardano lavoro, economia e politica.

Diverse le risposte dei giovani sui motivi che li spingono ad andare alle urne: la fiducia verso un partito o un candidato è preponderante (60%), mentre la volontà di protestare è un fattore decisivo per il 33%. Le intenzioni di voto della fascia giovanile premiano il Partito Democratico (27,5%), che invece raccoglie meno consensi (19,1%) considerando l’intero campione. Al contrario, la Lega ‘sfonda’ sul campione totale (33%), ma fa meno proseliti tra i giovani (23,8%). Terza forza, il Movimento Cinque Stelle (17,1% nella fascia verde dato in linea con quello registrato per il totale intervistati).

Significativo il caso di Più Europa che conferma, come da tradizione del partito radicale, di avere un forte appeal tra i ragazzi (7,7%), che non trova però riscontro sul totale del campione (-5,6%). Illuminanti anche le risposte sull’occupazione. La fuga dei cervelli è ritenuta un problema nazionale dal 72% degli intervistati più giovani, che a grande maggioranza (71%) vedono la richiesta di esperienza minima come la più grande barriera al loro ingresso nel mondo del lavoro. Quanto alla laurea, per il 44% può essere addirittura un fattore negativo, visto che le imprese spesso virano verso manodopera meno qualificata.

L’intervista al presidente Ferrieri

“Alla ministra per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Paola Pisano, ho consegnato il ‘Manifesto dell’innovazione’. L’innovazione rappresenta il nuovo motore dell’economia mondiale la strada da percorrere è ancora lunga, e siamo pronti a dare il nostro contributo. Ringrazio tutte le istituzioni presenti e la ministra Pisano”. Lo dice, in un’intervista all’Adnkronos/Labitalia, Gabriele Ferrieri, presidente Angi (Associazione nazionale giovani innovatori). Classe 1992 Gabriele Ferrieri ha fondato nel 2015, insieme a Daniel Giovannetti, la startup innovativa iCarry, la prima piattaforma logistica last-mile che abilita consegne on-demand a retail e ecommerce e vincitrice, nel 2016, del premio speciale Unirete da parte di Confindustria come migliore idea d’impresa. Esperto di digital trasformation, pubbliche relazioni, innovazione legislativa, smart city e startup, Gabriele è portavoce di un progetto ancora più ambizioso: favorire il dialogo e creare una cultura dell’innovazione tra privati, aziende e istituzioni.

Per Ferrieri, “c’è la necessità di un sistema universitario europeo unico e internazionale, connesso e che valorizzi le eccellenze nazionali e che promuova reti di conoscenza in maniera diffusa e accessibile a tutti”. “E’ importante avere una cabina di regia unica pubblica e privata diffusa in grado di stimolare e far conoscere quel valore capace di creare contaminazioni e possa incidere sui grandi numeri”, sostiene. “Una ‘digital italian belt’ – spiega – in cui identità e progresso siano il sale e il lievito di un percorso di interesse pubblico, ma con vocazione e mobilità privata: una nuova stagione e scenari inediti che possano favorire la rigenerazione urbana e del mercato interno, superando la stagnazione e rimodulando un percorso che vada ad incidere sulle grandi sfide dei numeri, della sostenibilità e del lavoro”.

“Con Angi – ricorda Gabriele Ferrieri – volevamo creare un’organizzazione no profit in grado di rispondere a esigenze che non avevano ancora trovato soluzione e dare voce ai giovani talentuosi con i quali, alla fine, nessuno è in grado di instaurare un dialogo. Dalle startup a chi ha un’idea da realizzare, dalle associazioni di categoria alle università, dalle imprese alle agenzie governative fino al parlamento italiano ed europeo”. “L’Associazione – spiega – ha ideato il ‘Premio nazionale Angi’ dedicato ai migliori innovatori italiani con l’alto patrocinio del Parlamento europeo, della Rai, della Agenzia per l’Italia digitale, dell’Agenzia Ice, dell’assessorato Roma. Lo scorso dicembre Bebe Vio, campionessa paralimpica mondiale ed europea di fioretto individuale, ha ricevuto il premio speciale ‘Innovation leader award‘, quest’anno è andato alla giovanissima Valeria Cagnina, per la sua attività nel campo della robotica”. “Angi che nasce nel 2018 a Roma, grazie a una community di oltre 1000 sostenitori, si è imposta nel panorama nazionale e a livello internazionale – continua – con la missione al Parlamento europeo nella sede di Strasburgo da cui è nato il Manifesto dell’innovazione ‘Il futuro è oggi’ basato su semplificazione, formazione, infrastrutture, e-government e start up. Numerose le partnership strategiche sottoscritte anche con il mondo delle grandi imprese per costruire progetti di open innovation in collaborazione con le istituzioni e le università partner dell’associazione“.

“Siamo giovani – ammette – ma pensiamo in grande e siamo aperti a un ampio ventaglio di partnership. L’importante è che chi collabora con noi abbia il nostro stesso entusiasmo nel dare un contributo qualitativo alla nostra generazione, in modo da supportare al meglio la crescita e lo sviluppo dell’ecosistema italiano”. Italia, ma ovviamente non solo: Ferrieri si muove anche in un’ottica europea, tanto che nel settembre del 2018 ha aperto con Angi una sede operativa a Parigi, in collaborazione con l’incubatore ‘Why not factory’ e con ‘Esam school’ del Gruppo Igs, uno dei più importanti centri di formazione europei, specializzato sul tema dell’innovation management & finance. “L’obiettivo – rimarca – è creare un ponte tra i giovani innovatori italiani e francesi, promuovendo investimenti, lo scambio di informazioni e il dialogo culturale”.

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