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Arriva nuova birra con luppolo made in Italy  

Arriva nuova birra con luppolo made in Italy

Il Birrificio Angelo Poretti (Gruppo Carlsberg Italia) presenta, per la prima volta, una birra che include nel suo bouquet una varietà di luppolo coltivato in Italia. Partner del progetto è Italian hops company, innovativa startup modenese produttrice di luppolo. “Era da un po’ di tempo – dice all’Adnkronos/Labitalia Serena Savoca, marketing manager Carlsberg Italia – che stavamo ragionando alla produzione di una birra che utilizzasse un luppolo coltivato in Italia per valorizzare anche la filiera produttiva italiana. Quando abbiamo incontrato il partner giusto, i ragazzi di Italian hops company, abbiamo capito che era arrivato il momento. I nostri mastri birrai hanno così arricchito la nostra 4 luppoli lager con il 4° luppolo coltivato in Italia, in particolare in provincia di Modena”.

“La nostra 4 luppoli, la prima che include all’interno del suo bouquet un luppolo coltivato nel nostro Paese, ci permette di valorizzare la filiera – spiega – e supportare una realtà produttiva italiana di eccellenza come Ihc, guardando al futuro del made in Italy birrario. E’ un progetto che sentiamo particolarmente nostro perché noi siamo I maestri del luppolo e la conoscenza e la valorizzazione di questa straordinaria materia prima, che fa parte del nostro dna come del nostro nome, ha contribuito al successo dei nostri prodotti. Siamo convinti che in futuro il ruolo dell’Italia nel mondo della birra possa essere sempre più rilevante”.

“Il luppolo coltivato in Italia – commenta Serena Savoca – inserito nella nuova 4 luppoli lager è il cascade, una varietà americana di luppolo da aroma che si contraddistingue per delle spiccate note agrumate. Grazie alla coltivazione nostrana, che influisce sulle sue caratteristiche aromatiche, il cascade coltivato in Italia presenta delle note floreali più accentuate rispetto allo stesso luppolo coltivato in Usa”.

“Lavorare in un ambito innovativo – racconta all’Adnkronos/Labitalia Eugenio Pellicciari, fondatore di Italian hops company – ma del tutto ignoto come quello della coltivazione del luppolo in Italia è stimolante ma anche molto difficile. Al momento coltiviamo luppoli provenienti dagli Stati Uniti, come il cascade, o da altri Paesi europei ma l’obiettivo è quello di arrivare a coltivare principalmente luppoli di genetica italiana come le prime varietà selezionate dal progetto di ricerca: Futura, Emilia, Modena. Insieme all’università di Parma lavoriamo da anni per far nascere una filiera italiana”.

“Siamo soddisfatti – sottolinea – di questa collaborazione con un’azienda storica come il Birrificio Angelo Poretti – essere scelti come partner è un riconoscimento e un affrancamento importante per la nostra realtà: dalla nostra nascita, infatti, lavoriamo per la creazione di una filiera italiana per la produzione del luppolo da birra”.

Pellicciari ripercorre poi la storia dell’Ihs: “Note storiche connotano coltivazioni di luppolo nell’area precollinare modenese già nel XVII secolo. La famiglia Montecuccoli che governava allora la zona aveva forti legami, non solo politici ma anche culturali, con l’impero austriaco e proprio come in Europa continentale furono avviate produzioni di birra e luppolo. Nel 2011 ha così trovato origine un progetto di ricerca tra il Comune di Marano sul Panaro, Modena, e il dipartimento di Scienze degli alimenti dell’Università di Parma con l’obiettivo di testare, identificare e riscoprire varietà autoctone italiane. Nel 2014, al fine di dare continuità commerciale al progetto di ricerca, nasce Italian hops company come spin-off del progetto. Dal 2014 Italian hops company cresce cultivar straniere già note provenienti da tutto il mondo e varietà autoctone italiane”.

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