Pubblicato il: 14/05/2019 14:24
Nel 2018 i nuovi finanziamenti di leasing hanno sfiorato i 30 miliardi di euro, con una crescita del 5,5%, +4,5% per il comparto auto e +5,8% per lo strumentale. E il leasing vale l’1,7 del Pil, il 22% degli investimenti in beni 4.0 e oltre il 70% dei finanziamenti Sabatini alle pmi. Sono i numeri del mondo del leasing italiano emersi dal Rapporto statistico 2018 ‘To Lease‘, presentato da Assilea, Associazione italiana Leasing, nel corso della sua assise nazionale alla Casa dell’Architettura a Roma.
Macchinari per l’edilizia, macchine utensili per l’asportazione e per la deformazione di materiale metalmeccanico e macchinari per l’agricoltura sono i beni strumentali maggiormente leasingati per importi. Si conferma, dunque, la prevalenza del settore manifatturiero e crescono i servizi, a cominciare dai trasporti e dall’agroalimentare.
E nel primo trimestre 2019 il mercato del leasing e del noleggio ha registrato 178mila nuovi contratti per circa 6,7 mld di euro. Il rallentamento dell’immatricolato automotive, che ha particolarmente penalizzato leasing e noleggio a lungo termine, ha trascinato il risultato generale dell’intera industria del leasing, -14,7% in numero di contratti, -12,9% in valore di stipulato. Crescono, invece, i beni strumentali (+16,2% nel valore e +23,7% nelle operazioni superiori ai 50 mila euro, grazie alla forte spinta del leasing operativo) e anche l’immobiliare ‘da costruire’ (+17,9%, +47% nella fascia superiore a 2,5 milioni di euro). Bene il ‘nautico’, spinto dal Salone di Genova, +9,8% in numero di stipule e +30,3% in valore.
L’assemblea delle società di leasing si è aperta con un focus sui finanziamenti all’agricoltura, cibo, energia, considerati in crescita rispettivamente per il 65%, 40% e 60% degli operatori del settore leasing. Il tema food è stato esplorato da Roberto Faravelli, presidente di Gfa Garda, che ha presentato alcune soluzioni che, grazie al diverso abbinamento di leasing, Nuova Sabatini, Tecno Sabatini e Fondo Centrale di Garanzia, favoriscono investimenti finalizzati alla destagionalizzazione del prodotto e alla digitalizzazione della filiera del cibo. Presentate le best practice di tre note aziende dei settori dolciario e snack e di una primaria azienda del settore avicolo.
Per Antonio Lobosco, che dirige il gruppo di ricerca Energy & Strategy del Dipartimento di ingegneria gestionale del Politecnico di Milano, “poco meno del 40% degli investimenti in energie rinnovabili ha utilizzato il leasing“. “Il valore delle nuove installazioni nel 2018 è stato pari a circa 671 mln di euro e il mercato residenziale ha pesato per quasi il 60%. Anche l’efficientamento energetico rappresenta un segmento di interesse per il leasing, con una progressione che si è sostanzialmente stabilizzata su livelli a doppia cifra”, ha detto.
Il comparto Home & Building, trainato dal residenziale, guida la classifica degli investimenti con il 65% del totale, seguito dal comparto industriale (nel complesso circa 2,2 miliardi di euro, poco meno del 33%) e dalla pubblica amministrazione, con il 2% del totale degli investimenti. “Il leasing -ha commentato il direttore generale di Assilea, Luigi Macchiola- è sempre più un prodotto complesso e duttile, capace di servire al meglio le esigenze delle aziende 4.0: un mix di finanziamento, Nuova Sabatini, piano industriale, consulenza ingegneristica”.
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