avvocatoinprimafila il metodo apf

Brexit: De Maio (Agenzia Giovani), ‘trovare accordo con Gb, salvare Erasmus’ 

“IN EUROPA SIAMO TRA I PAESI PIU’ VIRTUOSI, UN TERZO DEI PARTECIPANTI TROVA LAVORO ALL’ESTERO DOPO L’ESPERIENZA”

ERASMUS “IN EUROPA SIAMO TRA I PAESI PIU’ VIRTUOSI, ”

Brexit, De Maio (Agenzia Giovani): Trovare accordo con Gb, salvare Erasmus

Fare presto e trovare nel minor tempo possibile un accordo con la Gran Bretagna affinché la Brexit non porti via con sé anche la ‘Generazione Erasmus’. E’ l’appello alle istituzioni europee che lancia, intervistato da Adnkronos/Labitalia, Domenico De Maio, direttore generale dell’Agenzia Nazionale per i giovani, organismo pubblico, dotato di autonomia organizzativa e finanziaria, vigilato dal Governo Italiano e dalla Commissione Europea. A rischio, con la Brexit, è infatti la possibilità per centinaia di migliaia di giovani europei di passare un periodo di studio o di lavoro o di scambio in Gran Bretagna.

“Prima di tutto però -spiega De Maio- bisogna rassicurare i ragazzi che vogliono svolgere il loro periodo di Erasmus in Gran Bretagna: fino alla fine del 2020 lo potranno tranquillamente fare. Questi 11 mesi infatti sono il tempo che il Regno Unito e l’Unione Europea si sono dati per negoziare le modalità di rapporto futuri sui singoli temi. Poche settimane fa inoltre -aggiunge- la Gran Bretagna ha rassicurato per quanto riguarda il programma Erasmus”. L’obiettivo, spiega De Maio, è ‘salvare’ quanto fatto negli anni a livello di programmi educativi.

“Dall’ultimo report della commissione europea del 2018 emerge come siano stati 850 mila i ragazzi europei a viaggiare nel Continente con Erasmus. L’Italia è risultato il 4° Paese per partenze, 40mila, e il 5° come accoglienza”, spiega. E non c’è solo Erasmus. “Ad esempio c’è -spiega- anche il Corpo europeo di solidarietà, un programma che ha preso il via dal 2018. E poi l’Erasmus non è solo studio, è anche tirocinio lavoro, mobilità strategica, terzo settore e dialogo giovanile. Dal 2014 a oggi come Agenzia nazionale giovani abbiamo approvato e supportato progetti delle associazioni giovanili italiane con 200 partner inglesi, un numero rilevante, che, in caso di uscita dal programma Erasmus, andrebbe perso”, aggiunge ancora.

Per De Maio la Brexit “è una decisione fuori dal tempo. Si parla tanto di ‘generazione Erasmus’, di ragazzi cresciuti in giro per l’Europa, e di cui stiamo raccogliendo i frutti ora. E se la Gran Bretagna uscirà dall’Erasmus ne vedremo le conseguenze sulle prossime generazioni”. E nei prossimi mesi ribadisce De Maio sarà necessario stare attenti e spingere affinché il ‘dossier Erasmus’ sia al centro dell’agenda Ue-Gran Bretagna.

“La nostra paura è che temi e interessi economici che hanno spinte, e lobby, molto forti a loro sostegno possano avere, nei negoziati con Gb, molto più presa rispetto appunti ai programmi educativi. E invece è necessario chiudere un accordo, e farlo nel più breve tempo possibile. Ci sono anche alcuni paesi extra Ue, come Turchia e Norvegia, che partecipano al programma. Quindi gli strumenti ci sono, bisogna capire la volontà di realizzare gli obiettivi. E bisogna fare presto”, conclude De Maio.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Adnkronos.

Exit mobile version