I primi tre classificati
Pubblicato il: 02/09/2019 17:00
E’ Davide Caprili, fabbro di Savignano sul Rubicone (Forlì Cesena), il nuovo campione del mondo di forgiatura, con l’opera dal titolo ‘Quel gran genio del mio amico’, sul tema Genialità MDXIX per celebrare i 500 della morte di Leonardo da Vinci. E’ lui ad aggiudicarsi il titolo della 23esima della Biennale europea d’arte fabbrile che si è chiusa oggi a Stia (Arezzo). Edizione caratterizzata da quattro giorni di grandi eventi, con 300 fabbri provenienti da 21 Paesi di tutto il mondo e un grande successo di pubblico per la più antica rassegna mondiale di artigianato artistico sul ferro battuto. Soddisfazione per il successo della manifestazione per la presidente Maria Gemma Bendoni e l’intera Associazione d’Arte Fabbrile di Stia.
Al secondo posto del Campionato mondiale di forgiatura si è classificato Alvaro Ricci Lucchi (Imola-Bo), mentre al terzo posto si è affermato Federico Tornieri, da Calderio (Verona). Una menzione speciale è stata assegnata al fabbro israeliano Youssef Gur-Art. Il verdetto è scaturito dal lavoro della giuria della Biennale d’arte fabbrile di Stia presieduta da Ermanno Ervas. Per quanto riguarda il Campionato mondiale di forgiatura a squadre, vince il quartetto della Repubblica ceca composto da Vaclav Noha, Jiri Ondracek, Josef Tulis e Lubos Jan. Sul secondo gradino del podio si piazza il team Germania con Alfred Bullerman, Eric Bullerman, Tom Carstens, Hans Lippert, Leon Lippert e Florian Upman. Terzo team classificato è l’Austria con Werner Taschner, Franz Klement, Gerhard Ebner e Wolfang Tilp. Per il Campionato internazionale di scultura primo classificato Roman Kost, Ucraina; secondo classificato Yukio Kanari, Giappone, terzo classificato Ambrose Burne, Inghilterra.
Nel Concorso internazionale di progettazione e disegno Pier Luigi della Bordella: al primo posto si piazza Vasil Gudyma, Ucraina; al secondo posto Paul Dekker, Belgio e al terzo posto Roman Kost, Ucraina. Per il Campionato stand il premio miglior stand sezione innovazione è andato a Martino Stenico, Italia; inoltre, è stata assegnata una menzione speciale a Giovanni Martini e un premio speciale per il miglior giovane espositore a Niko Giordani. La Biennale di Stia ha il patrocinio del Comune di Pratovecchio Stia, del Parco nazionale delle foreste casentinesi, Monte Falterona e Campigna, Regione Toscana, provincia di Arezzo, Cna Arezzo, Confartigianato Arezzo e Camera di commercio Arezzo, Siena. Fa parte dal 2003 dell’Anello europeo delle città del ferro ‘Ring of the european cities of iron works’, associazione che raggruppa le più importanti mostre ed esperienze a livello europeo nel settore del ferro battuto al fine di promuovere e tutelare questa antica forma d’arte.
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