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Cgil: Falcinelli nuovo segretario generale Filctem 

Falcinelli nuovo segretario generale Filctem Cgil

Il neo-segretario generale di Filctem Cgil, Marco Falcinelli

E’ Marco Falcinelli il nuovo segretario generale della Filctem Cgil. 53 anni romano, Falcinelli ha una lunga esperienza nella federazione della Cgil che unisce i lavoratori chimici, tessili, dell’energia e delle manifatture. È infatti presente nella categoria nazionale dal 2001 (prima Filcea, poi Filcem e infine Filctem). Sostituirà Emilio Miceli, eletto segretario confederale della Cgil il 24 gennaio scorso. I 196 membri dell’assemblea nazionale hanno votato, a scrutinio segreto, ed eletto Marco Falcinelli segretario generale con 179 voti favorevoli (91,5%), 14 contrari (7%) e 3 astenuti (1.5%). “Il valore aggiunto della Filctem Cgil oggi – sottolinea Falcinelli nella sua dichiarazione programmatica – sta nell’avere immaginato, anzitempo e per tempo, un modello di categoria in grado di raccogliere le sfide che il mondo del lavoro ci pone davanti. Mentre ciò che sta intorno a noi si frammenta sempre di più noi siamo in grado, con i tanti settori che rappresentiamo, di offrire un punto di unificazione fondamentale per le politiche contrattuali, per le politiche industriali per le politiche organizzative”.

Sul salario minimo, continua Falcinelli, “condivido la posizione della Cgil sul tema: si dia certezza alla rappresentanza e si assuma, come valore legale, quanto contenuto nei contratti nazionali”. “Con la volontà di dare – prosegue – un contratto nazionale, nella sua complessità, a chi ne è oggi privo e non di determinare la condizione per cui quel lavoratore il contratto non l’avrà mai perché alle imprese conviene applicare il semplice salario minimo, facendo finta che tutto quello che è altrettanto importante, come diritti e tutele, semplicemente, non esista”. La linea politica della Filctem Cgil sui contratti, sottolinea Falcinelli, “non cambierà: il nostro modello contrattuale non cambierà”. La difesa dei contratti nazionali, aggiunge, “non passa solo attraverso il loro rinnovo e dalle scelte che faremo, ma anche da come li andremo a costruire e con chi. Non solo, quindi, con la loro approvazione ma anche come garantiremo la massima partecipazione attiva dei delegati e delle migliaia di lavoratrici e lavoratori”.

“Il nostro Paese ha un governo di destra, molto pericoloso – spiega il neoeletto segretario generale della Filctem Cgil riflettendo sull’attuale politica – perché opera sul terreno della frammentazione sociale, cavalcando il disagio e fomentando le paure. Altro che inclusività, questo governo introduce giornalmente azioni che separano le persone, gli uni contro gli altri. La progressiva insicurezza delle persone per il loro futuro è la cifra caratteristica del nostro tempo: precariato, disoccupazione, sfruttamento, impoverimento della classe media, disattenzione sui temi della differenza di genere e pericolosi ritorni a politiche oscurantiste sul tema della famiglia e dei diritti civili”. “Il Paese – rileva il segretario generale della Filctem Cgil sul delicato tema dell’economia nazionale – ha bisogno di investimenti pubblici e privati se vogliamo che l’economia riparta. Produrre ricchezza e reddito rappresentano l’unica via attraverso la quale si possono affermare strategie di redistribuzione solidale”.

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