Pubblicato il: 19/02/2020 11:16
L’11 febbraio 1945 l’allora segreteria della Cgil, composta da Achille Grandi, Oreste Lizzadri, Aladino Bibolotti, decise di costituire l’Istituto nazionale confederale di assistenza (Inca) e di chiedere al ministero dell’Industria, Lavoro e Commercio il suo riconoscimento giuridico. Atto che sarebbe stato approvato due anni dopo con il decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola, n. 804, del 29 luglio 1947.
L’Inca compie dunque 75 anni, e da quell’11 febbraio 1945 il patronato della Cgil ha compiuto molta strada, sempre all’insegna di un percorso di tutela individuale in favore delle lavoratrici e dei lavoratori per favorirne l’emancipazione e una nuova cultura dei diritti, trasformando per sempre le loro coscienze.
Durante la presentazione delle iniziative previste proprio per celebrare la ricorrenza, sono stati resi noti gli ultimi dati dell’attività del patronato. Con oltre tre milioni di pratiche e circa 5 milioni di contatti, l’Inca è uno dei principali protagonisti, nonché interlocutore affidabile della pubblica amministrazione. Nel 2019 ha aperto 3.184.367 pratiche, con un aumento percentuale dell’attività complessiva del 10,4%.
Del totale di circa 3,2 milioni di pratiche aperte nel 2019, 1.478.891 riguardano la previdenza; 194.431 il riconoscimento di prestazioni Inail per infortunati e tecnopatici; 501.635 le indennità di disoccupazione e mobilità di lavoratori agricoli e non; 299.393 gli assegni al nucleo familiare per dipendenti e pensionati; 124.043 richieste di riconoscimento dello stato di handicap grave o di inidoneità al servizio; 585.974 pratiche aperte per prestazioni pensionistiche di diversa natura e di welfare.
Per affrontare le nuove sfide, l’Inca ha intessuto proficui rapporti con le categorie dei lavoratori attivi e dei pensionati, nella convinzione che la tutela individuale, propria del Patronato, e quella collettiva, prerogativa del sindacato, debbano marciare insieme. Una scelta strategica importante che, ancora oggi, si riflette anche sul proselitismo in favore della Cgil: nel 2019, attraverso l’Inca, si sono iscritti alla Cgil 565.886 tra lavoratori e cittadini.
Significative sono le iniziative congiunte su: controlli delle posizioni assicurative previdenziali; gestione dei decreti di salvaguardia degli esodati; domande per l’accesso agli ammortizzatori sociali, fino ad arrivare alle ultime novità sull’Anticipo pensionistico (Ape social e volontario), Quota 100, pensioni di cittadinanza. Altrettanto, è stato l’impegno per la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici infortunati e tecnopatici, nonché la gestione delle pratiche legate alla tutela della maternità e più in generale della genitorialità.
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