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Coronavirus: a HospitalitySud confronto su danni causati a comparto turistico  

HospitalitySud, confronto su danni a turismo da emergenza coronavirus

HospitalitySud, il salone dedicato alle forniture, ai servizi e alla formazione per l’hotellerie e l’extralberghiero, ideato e organizzato dalla Leader srl, ha chiuso oggi la due giorni presso la Stazione Marittima di Napoli. Inevitabilmente, la terza edizione di questo che è l’unico appuntamento del Sud Italia per gli operatori e i professionisti dell’ospitalità (in particolare titolari, manager, personale e consulenti di hotel, resort, ville, dimore storiche, relais, country house, agriturismi, villaggi, camping, affittacamere, bed and breakfast, case vacanza, ostelli, terme) è stata occasione di confronto sull’attuale tema dei danni economici causati dal Coronavirus al comparto alberghiero e sulle prospettive immediate delle destinazioni turistiche campane.

Un’opportunità unica, quindi, per approcciarsi con le più importanti aziende, che si occupano di forniture e servizi dedicati al mondo dell’ospitalità, con 80 espositori provenienti da 11 regioni italiane (Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Molise, Piemonte, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto), che hanno presentato le loro proposte in diversi settori merceologici; 120 i relatori nei 50 incontri di aggiornamento, a cui i visitatori hanno avuto accesso gratuito, così come per il Salone espositivo.

In occasione del seminario, a cura dell’Ordine dei giornalisti della Campania, ‘Turismo e Informazione’, Antonio Izzo, presidente Federalberghi Napoli, ha affermato: “Il Coronavirus, oltre alla sua effettiva gravità, sta facendo danni soprattutto per la paura delle persone: le cancellazioni sono in notevole aumento e non sono giustificate, dato che in Campania a tutt’oggi non ci sono contagiati. Nonostante questo, abbiamo avuto disdette prima dal settore scolastico e poi congressuale, gruppi e, infine, individuali”.

“Quindi, abbiamo gli alberghi che stanno soffrendo – ha avvertito – e il dramma è che non sappiamo quanto durerà, temiamo che la cosa duri ancora diverse settimane; la speranza è che il fenomeno si possa concludere velocemente, ma il danno a tutta la filiera ormai è stato fatto. A livello centrale, come Federalberghi, stiamo studiando delle misure da chiedere al governo per aiutare le aziende e i lavoratori; è stato già emesso un provvedimento dal governo per le zone rosse, ma chiaramente il danno è stato creato a tutto il territorio e quindi noi chiederemo degli interventi a livello nazionale. Il rammarico raddoppia dato che, visti i dati relativi al turismo dello scorso anno, emergono crescite e picchi che avrebbero dovuto estendersi almeno fino al 2030. Questo crollo è e sarà notevole, ma sapremo coordinare questa emergenza e risalire”.

Da parte sua, Giancarlo Carriero, presidente Sezione Turismo Unione Industriali Napoli, ha sottolineato che “quello che sta succedendo rischia di avere delle grosse conseguenze per tutto il turismo, almeno per un anno: credo sia importante avere un’uniformità di iniziative su tutto il territorio nazionale per affrontare il problema e non che ogni Regione prenda singoli provvedimenti indipendentemente dal quadro generale”.

Marco Malacrida, fondatore di Italia Hospitality, ha presentato il Rapporto ‘I trend evolutivi della domanda: le grandi opportunità della Campania’: il posizionamento della Campania nello scenario attuale, alla luce delle vicende legate al Coronavirus, risulta strategico per lavorare sui mercati prossimali, in primis la domanda europea, che essendo disorientata deve essere acquisita con azioni di marketing mirate.

“Il fenomeno del Coronavirus passerà e il turismo si rinvigorirà – ha spiegato Malacrida – anche con il merito di essere riusciti a superare questa fase drammatica. Dai dati relativi alla ricerca delle destinazioni turistiche su Google, possiamo dire che tutto il mondo cerca l’Italia: essendo quindi la risposta ai desideri di minimo mezzo miliardo di persone, andiamoci a scegliere i turisti, esprimendo il nostro Dna e i nostri valori, quali cibo, storia, arte, bellezza. Il bene più prezioso per ciascuno di noi è il tempo e noi abbiamo tutte le possibilità per offrire del tempo di qualità da trascorrere nel nostro Paese; deve essere questa la stella polare, dobbiamo investire pensando al lungo periodo”. Per quanto riguarda la Campania, si sottolinea la crescita esponenziale di Ischia che, grazie alle sue acque termali e al clima favorevole, attrae nuovi investitori e quindi nuove opportunità: incrementi notevoli che non si fermano solo all’isola ma si espandono sull’intero Paese.

A tirare le somme dell’evento il fondatore e direttore di HospitalitySud, Ugo Picarelli: “La terza edizione, nonostante il clima di allarmismo e di confusione che ha condizionato la partecipazione di visitatori, relatori ed espositori provenienti dalle aree circoscritte dal cordone sanitario, ha confermato le potenzialità delle tematiche messe in campo, in particolare design e contract al quale quest’anno è stato dedicato un focus specifico. Per il comparto alberghiero ed extralberghiero di Napoli, della Campania e del Sud Italia è un’opportunità preziosa per incontrare le aziende presenti solo alle fiere del Nord Italia e partecipare all’attività formativa presente nel ricco programma che quest’anno annoverava 50 incontri e 120 relatori”.

“Le presenze delle organizzazioni di categoria, Unione Industriali di Napoli e Federalberghi Napoli e delle associazioni professionali testimoniano la validità dell’iniziativa sia in termini della condivisone del progetto che della necessità di offrire ai propri associati momenti di aggiornamento professionale e di conoscenza di nuovi prodotti e servizi. Aver trattato anche di argomenti legati a breakfast, mixology e craft beer ha significato l’attenzione alle tendenze in atto da tempo, alle quali stanno dando grande attenzione titolari e management delle strutture per adeguarsi alle esigenze del mercato e alle preferenze dell’ospite”, ha concluso.

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