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Coronavirus: Cassa commercialisti, nuove misure per iscritti in stato necessità 

Coronavirus: Cassa commercialisti, nuove misure per iscritti in stato necessità

Walter Anedda, presidente Cassa dottori commercialisti

La Cassa Dottori commercialisti annuncia la pubblicazione nei prossimi giorni di un avviso per la richiesta di ulteriori contributi per stato di bisogno. Il nuovo intervento prevede, aiuti commisurati al 50% dei canoni di locazione degli studi, corrisposti nel periodo compreso tra il mese di febbraio e maggio 2020, fino al limite massimo di mille euro.

A poterne usufruire saranno tutti gli iscritti alla Cassa dottori commercialisti che abbiano percepito un reddito relativo al periodo d’imposta 2018 non superiore a 50mila euro e che, comunque, non abbiano percepito nel 2019 redditi di lavoro dipendente, di pensione e redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, di ammontare lordo complessivo superiore a 20mila euro.

“Questa ulteriore misura va ad aggiungersi a quelle già messe in atto dalla Cassa -spiega Walter Anedda, presidente di Cassa dottori commercialisti- e intende essere un aiuto ai professionisti che, con difficoltà devono far fronte anche alle spese del proprio studio, che a differenza dei ricavi, non si contraggono con l’emergenza epidemiologica e per le quali, oltretutto, non è stato previsto alcun aiuto da parte dello Stato”.

È, inoltre, online da oggi il servizio per la richiesta di contributi a favore degli iscritti che abbiano sottoscritto contratti di finanziamento nel periodo compreso tra il 23 febbraio e il 31 dicembre 2020. La misura per la quale la Cassa ha stanziato 15 milioni di euro è riservata agli iscritti con un reddito relativo al periodo di imposta 2019 non superiore a 50mila euro con l’esclusione dei professionisti che, per lo stesso arco di tempo, abbiano percepito redditi di lavoro dipendente e/o di pensione, di ammontare lordo complessivo superiore a 20mila euro.

Gli iscritti che ne faranno richiesta potranno beneficiare di un contributo pari a 500 euro nel caso di prestiti d’importo minimo di 10mila euro e di un ulteriore 1% sulla quota di finanziamento eventualmente eccedente i 10mila euro, fino a un valore massimo di 700 euro. La richiesta di contributo va inoltrata utilizzando esclusivamente il servizio online Csf appositamente predisposto sul sito della Cassa entro il 31 gennaio 2021.

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