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Coronavirus: Conceria Superior, con lavoro artigiani tutela patrimonio culturale 

Conceria Superior, con lavoro artigiani tutela patrimonio culturale anti-Covid

Conceria Superior, azienda toscana che opera nel settore delle pelli di lusso per l’Alta Moda, in questo momento di grande incertezza dovuto all’emergenza Covid-19, crede fortemente nella forza della ripresa e si impegna concretamente sul territorio investendo nel patrimonio culturale, dando lavoro agli artigiani locali. Mentre molti imprenditori e aziende riconvertono parte o tutta la propria produzione in funzione delle necessità legate al contagio da Coronavirus, Conceria Superior, che sta già pensando alla fase 2, lo fa in un modo diverso, sostenendo l’arte, la cultura, la storia sul proprio territorio. Conceria Superior, una vera e propria eccellenza produttiva toscana, ma soprattutto italiana, in questo momento di emergenza sanitaria si mette a servizio della propria comunità investendo nel patrimonio culturale dando un forte messaggio di bellezza e di speranza per il futuro, con una donazione per la ristrutturazione delle aree interne del Monastero Agostiniano di Santa Cristiana in Santa Croce sull’Arno, dove ha sede la stessa azienda.

La ristrutturazione, ad opera di artigiani locali, avviata nel 2020 ha interessato le aree interne dello storico edificio, che è sopravvissuto a 700 anni di storia, nello specifico tutte le travi a volta delle sale interne del Monastero, che grazie a questo intervento è ritornato al suo originale splendore e funzione sociale per la comunità. L’incendio del 1515 distrusse la chiesa e l’archivio, e la soppressione napoleonica (1813-1816) costrinse le monache ad abbandonare il monastero. Ma la piccola chiesa, che corrisponde al coro odierno, e il monastero sopravvissero alle guerre, pestilenze, inondazioni dell’Arno e carestie che minavano l’umile vita del borgo.

“In questo momento di emergenza sanitaria e di grande incertezza – spiega Stefano Caponi, ad Superior – è stato importante focalizzarci su una fase 2, credere fortemente in una nuova normalità, tutta da ripensare insieme, e che non può non considerare quella grande ricchezza artistica e culturale che tutto il mondo ci invidia. Non potendo convertire la produzione conciaria per essere concretamente attivi contro la lotta a Covid-19, abbiamo pensato di muoverci su un altro fronte, altrettanto importante. Questa donazione per la ristrutturazione del Monastero Agostiniano ha permesso di preservare la bellezza di un luogo storico importante per la comunità, dando un segno di speranza per il futuro”.

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