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Coronavirus: Davines, dalla cosmetica professionale al ‘gel del buon auspicio’ 

Davines, dalla cosmetica professionale al ‘gel del buon auspicio’

Dalla cosmetica professionale al ‘Gel del buon auspicio’. Questo il cammino del Gruppo Davines per dare il proprio contributo a fronte dell’emergenza Covid-19. La produzione del gel igienizzante mani, avviata il 3 marzo in concomitanza con l’aggravarsi della diffusione del coronavirus, ha ora raggiunto le 150.000 unità, e continuerà la sua produzione nelle prossime settimane. L’azienda ha scelto di donare 100.000 pezzi del suo ‘Gel del buon auspicio’ ai propri clienti professionali (saloni e centri estetici) in tutta Italia e a realtà particolarmente esposte. Beneficiari sono infatti: l’ospedale da campo di Bergamo e l’ospedale di Parma, Croce Rossa, Protezione Civile, Pubblica Assistenza, Vigili del Fuoco, Questura e Polizia di Stato, Regione Lombardia e Caritas Ambrosiana, oltre ad associazioni che collaborano con case di riposo e comunità di accoglienza nella realtà di Parma, dove l’headquarter dell’azienda ha sede.

Inoltre, parte dei ricavati di tutte le vendite dei prodotti dei due marchi, sui siti e-commerce, verrà donata a clienti professionisti del Gruppo, parrucchieri ed estetiste, che stanno vivendo momenti di difficoltà per la chiusura delle loro attività. “Siamo una B Corp e una stakeholder company, il nostro impegno è utilizzare il business come forza in grado di generare un impatto positivo. Questo è il piccolo contributo che stiamo offrendo alla crisi in atto, nella speranza di superarla presto e uscirne migliori. Non a caso lo abbiamo chiamato ‘Gel del buon auspicio’”, commenta con Adnkronos/Labitalia Davide Bollati, presidente Davines Group.

Sin dalle prime fasi dell’emergenza, l’azienda ha applicato misure di prevenzione eccezionali: smart working per tutte le mansioni compatibili con questa modalità lavorativa, sanificazione degli impianti due volte al giorno, utilizzo di guanti e mascherine, pranzo servito all’interno di box monouso e con materiale compostabile, distanze di sicurezza nei reparti di produzione e confezionamento, turni speciali in entrata/uscita e negli spogliatoi per evitare assembramenti e controllo della temperatura dei dipendenti.

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