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Coronavirus: Formazienda, 20 milioni per proteggere pmi dal Covid 

Formazienda, 20 milioni per proteggere pmi dal Covid

Per sconfiggere le gravi criticità provocate dalla pandemia e superare la fase due, il Fondo Formazienda punta sull’innovazione tecnologica. L’obiettivo è dare una risposta concreta ai fini della tutela delle aziende, dei lavoratori e dei consumatori in un periodo in cui sarà necessario convivere con il virus. Il fondo interprofessionale nato dall’accordo interconfederale di Sistema Impresa e Confsal riunisce 111mila imprese per 775mila lavoratori. Nel 2020 ha già stanziato oltre 8 milioni di euro con i primi due avvisi dando un particolare rilievo al tema della digitalizzazione venendo incontro al fabbisogno formativo espresso dalle aziende che sempre di più puntano sullo smart working e sul telelavoro. Dal 2008 ad oggi Formazienda ha erogato fondi per 140 milioni di euro finanziando i percorsi formativi che professionalizzano le risorse umane.

“Ci stiamo impegnando molto su questo fronte strategico – commenta il direttore di Formazienda, Rossella Spada – perché la fase due e la fase tre risultano favorevolmente approcciabili da parte delle aziende solo in presenza di una forte spinta all’innovazione tecnologica. Abbiamo rilevato oggettivamente l’insostituibile centralità del lavoro agile durante la fase più acuta dell’emergenza. È inevitabile che la tecnologia giochi un ruolo altrettanto cruciale nella fase due e anche in quella successiva qualificandosi ormai come un aspetto persistente del mercato del lavoro e delle prassi aziendali. Anche e soprattutto in riferimento all’ambito della sicurezza”.

In sintonia con l’obiettivo di convertire le azioni, i criteri e i modelli operativi delle realtà produttive e professionali le parti sociali del fondo, Sistema Impresa e Confsal, hanno elaborato congiuntamente il progetto ‘Prospettiva Lavoro’. Il progetto ha la finalità di contrastare il virus diffondendo tra le imprese l’adozione di Mog e Sgsl (Modelli di organizzazione e gestione e di Sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro) destinati a prevenire i contagi all’interno delle imprese e verso terzi. L’asseverazione del Mog o del Sgsl consente alle imprese di acquisire il marchio di qualità ‘Covid-Impresa Protetta’. Le misure propedeutiche all’ottenimento dell’asseverazione del Mog/Sgls sono le seguenti: mappatura dell’impresa; stesura del Mog; formazione degli addetti dell’azienda che parteciperanno a specifici piani formativi che tratteranno il tema Covid-19 ed il tema Mog/Sgsl; adozione del Mog/Sgsl da parte dell’azienda. Una volta che il Mog/Sgsl sarà asseverato da un ente preposto l’azienda potrà accendere una polizza assicurativa a copertura di eventuali spese che dovrà sostenere nel caso in cui le misure adottate non siano state sufficienti per evitare il contagio.

Una linea di intervento, quello del progetto ‘Prospettiva Lavoro’, che impegnerà profondamente Formazienda al punto che saranno emanati avvisi di finanziamento coerenti con questo indirizzo, calendarizzati nel 2020 e 2021, fino ad una cifra di 20 milioni di euro. Il programma dei piani formativi si concentrerà sulla tematica del virus, delle modalità di contagio, delle modalità di prevenzione oltre all’utilizzo dell’innovazione tecnologica in nuovi processi organizzativi o nuovi prodotti e servizi. Agli avvisi pubblici potranno partecipare imprese, enti di formazione accreditati, ats di imprese.

“In presenza di una indicazione così chiara da parte della nostra governance – conclude Spada – abbiamo predisposto una solida pianificazione. Le imprese, per continuare ad operare nella Fase 2 e nella Fase 3, dovranno adottare dei nuovi modelli organizzativi. La centralità della digitalizzazione, del web, dello smart working e dell’intelligenza artificiale risulta inevitabile. Dobbiamo anche considerare che saranno necessari criteri di sicurezza più aggiornati”. “I mutamenti – chiarisce – sono destinati ad incidere con forza nella quotidianità della vita aziendale. Pensiamo alla misura del distanziamento sociale, che finora si è rivelata la più efficace, e che troverà certamente uno sviluppo capillare incentivando un regime di prenotazioni tra il cliente e il fornitore, lo scaglionamento della produzione su più turni, verifiche agli ingressi, l’adozione sistematica di dispositivi di protezione individuale”.

“La formazione – continua – continua rappresenta lo strumento che consente ai dipendenti di aggiornarsi, qualificarsi e riconvertire la professionalità acquisita negli anni. Grazie alla formazione a distanza anche i dipendenti che stanno godendo degli ammortizzatori sociali potranno avere facile accesso alla formazione. La fase 2 è una sfida che dobbiamo vincere. Ne vale della tenuta economica e scoiale di tutto il Paese”.

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