Pubblicato il: 20/05/2020 16:07
Mettere in sicurezza le Rsa contro il Covid salvaguardando operatori, ospiti e utenti nei luoghi di cura e di assistenza che più sono stati presi di mira dalla pandemia. Grazie al Fondo interprofessionale Formazienda 1.500 operatori sanitari, infermieri e medici che assistono gli anziani nelle case di cura nelle province di Cremona, Brescia e Mantova hanno potuto seguire il corso ‘Emergenza Covid-19’ erogato tramite la modalità della formazione a distanza. Il corso è finalizzato a trasmettere le nozioni, i comportamenti e le prassi più aggiornate per ridurre il rischio dei contagi all’interno di contesti di grande fragilità quali sono le strutture che ospitano gli anziani.
L’iniziativa è stata promossa dall’ente di formazione Arbra, accreditato presso il fondo interprofessionale Formazienda, che opera nel settore sociosanitario e socioassistenziale con particolare riferimento alle Rsa. Il programma è articolato in due livelli e ha visto l’intervento di uno staff qualificato: Domenico Tomassi, graduato dell’esercito ed esperto di guerra batteriologica, ha assunto la qualifica di direttore tecnico-scientifico. Insieme a lui hanno collaborato Giacomo Vecchia, Fiorenzo Luppo, Gloria Ferrari, Giovanni Manara. Domenico Tomassi ha partecipato a diverse azioni di peacekeeping ottenendo una specializzazione negli interventi in ambito Cbrn (Chemical Biological Radiological and Nuclear weapon).
Il primo livello si è svolto dal 28 aprile al 5 maggio, mentre il secondo è iniziato il 7 maggio e terminerà nel mese di giugno. Nel primo livello la formazione è stata erogata tramite un’aula virtuale-webinar con il docente in presenza coinvolgendo tutto il personale a partire dallo staff di emergenza Covid-19, i datori di lavoro, i responsabili e gli addetti al Servizio Prevenzione e Protezione. Sono state fornite indicazioni mirate per la gestione del rischio biologico in merito a tutti gli aspetti prioritari: impiego corretto dei Dpi (Dispositivi di protezione individuali); procedure della sicurezza negli ambienti di lavoro; aggiornamento del Dvr (Documento valutazione ischi); disposizioni relative all’applicazione delle azioni di contenimento; prevenzione per evitare la trasmissione per contatto e per via aerea; vestizione e svestizione; utilizzo delle aree neutre e sanificazione dei locali; predisposizione delle aree di confinamento e smaltimento del materiale utilizzato; precauzioni da attuare negli spazi comuni e nei momenti di pausa.
Il secondo livello del corso si sviluppa come un approfondimento e interessa tutto il personale di assistenza veicolando le attività più idonee per l’assistenza dei pazienti asintomatici e per l’utilizzo dei Dpi in riferimento alla manutenzione, alla conservazione e allo smaltimento. La direttrice di Arbra, Germana Scaglioni, spiega: “Lavorando a fianco a fianco delle strutture sanitarie abbiamo dato una risposta immediata alle indicazioni emanate dall’Istituto Superiore della Sanità lo scorso 17 aprile. La formazione a distanza ci ha consentito di operare al meglio nel pieno rispetto dei parametri di sicurezza erogando le ore di formazione con lo scopo di aggiornare le conoscenze e le competenze del personale che opera all’interno delle Rsa. L’impianto del corso con i relativi contenuti e le unità didattiche ha valorizzato il tema della digitalizzazione sul fronte della cura e dell’assistenza”.
“La visione che sta a monte delle nostre iniziative di finanziamento – commenta il direttore di Formazienda, Rossella Spada – ha stabilito subito una forte connessione con le urgenze dettate dall’emergenza epidemiologica. Una situazione traumatica e inedita che ha affermato con forza la necessità di riallineare le competenze delle risorse umane. Una criticità che è stata avvertita soprattutto negli ambiti sanitari più esposti al pericolo del contagio”.
L’Avviso 2 del 2020 di Formazienda, elaborato nel momento più acuto dell’emergenza, ha previsto premialità per tutto il comporto della sanità e della salute, dalle Rsa fino alla farmacie, stanziando 3,5 milioni di euro che si sono aggiunti ai 5 milioni dell’Avviso precedente che già valorizzava le tematiche dell’innovazione tecnologica e della sicurezza.
“Successivamente, Formazienda ha dato seguito al volere delle parti sociali che esprimono la governance del fondo, la confederazione nazionale Sistema Impresa e il sindacato Confsal, che hanno elaborato il progetto ‘Prospettiva Lavoro’ finalizzato al riconoscimento del marchio di qualità ‘Covid – Impresa Protetta’. Si tratta di una certificazione che tutela imprenditori, lavoratori e consumatori garantendo alle aziende di continuare ad operare pur in un regime di convivenza con il virus ed evitando in questo modo l’interruzione dell’attività”, aggiunge.
“Sicurezza e tecnologica sono due fattori cruciali nella prevenzione del Covid-19 – conclude il direttore Spada – che individuano un binomio virtuoso ed efficace. In quest’ottica, è risultata estremamente utile la formazione a distanza che ha permesso non solo di operare gli aggiornamenti richiesti sul piano delle competenze, dei comportamenti e delle procedure ma ha veicolato soluzioni nuove in una fase in cui la modalità tradizionale della lezione in aula non era perseguibile a causa delle misure di contenimento”.
Il fondo interprofessionale Formazienda riunisce 111mila imprese iscritte per un totale di 775mila lavoratori. Dall’inizio del 2020 ha emanato due bandi di finanziamento rivolti alle aziende italiane e agli enti di formazione per 8,5 milioni di euro. Nato nel 2008 si alimenta grazie al contributo obbligatorio dello 0,30% delle retribuzioni dei dipendenti versato all’Inps e che l’azienda può scegliere liberamente di destinare ai fondi interprofessionali. Formazienda ha erogato finanziamenti per 140 milioni di euro destinati a finanziare i piani formativi dei dipendenti delle imprese italiane.
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