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Coronavirus: Fracassi (Confindustria Abruzzo), ‘ripartire subito, no altre restrizioni’ 

SINDACATO

Marco Fracassi, presidente Confindustria Abruzzo

“Siamo assolutamente d’accordo con l’appello delle Confindustrie del Nord: il Paese deve ripartire subito. Con criterio, non alla garibaldina, ma deve ripartire. Altrimenti ci sarebbe un colpo ferale per l’economia italiana”. Così, con Adnkronos/Labitalia, il presidente di Confindustria Abruzzo, Marco Fracassi, commenta l’appello delle Confindustrie del Nord al governo di far ripartire le attività produttive a breve.

Secondo Fracassi, il Paese non può più aspettare. “Come Confindustria Abruzzo crediamo -spiega- che si possa ripartire facendo riferimento al protocollo di sicurezza già sottoscritto, che può essere anche modificato anche con qualche sforzo in più da parte nostra. Tutto per salvaguardare al massimo la sicurezza dei nostri lavoratori”, sottolinea. Ma l’imperativo è uno solo: riaprire le attività produttive, “altrimenti – incalza – l’allungamento dei tempi assesterebbe un colpo ferale, ripeto, alla nostra economia”. “Significherebbe l’uscita delle nostre imprese dal mercato italiano e anche internazionale, il nostro posto nelle diverse filiere produttive sarebbe facilmente occupato da altri Paesi che a differenza nostra stanno continuando a produrre”, rimarca Fracassi.

A partire dai tedeschi, dice, “visto che il lockdown in Germania è stato messo in campo diversamente, loro stanno continuando a produrre e noi ripeto non ci possiamo permettere di ricominciare a produrre, sarebbe un errore fatale”. Una convinzione che Fracassi porta avanti da tempo: “Io sono stato tra i primi a dire, che, mettendo in sicurezza la salute dei nostri lavoratori, si doveva ripartire. E bisogna farlo subito, altre restrizioni avrebbero effetti troppo negativi sulla nostra economia”.

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