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Coronavirus: il design made in Italy reagisce e si prepara alla ripartenza 

 

In piena quarantena e dopo la cancellazione dell’edizione 2020 del Salone del Mobile, il design italiano, una delle certezze del made in Italy, non sta con le mani in mano e raccoglie la sfida del Coronavirus con energia e inventiva. L’emergenza ha infatti spinto molti brand, dove possibile, a sviluppare forme di lavoro alternative high tech che rispettino il leit motiv #iorestoacasa. In pole position, smart working, teleconferenze e chat multitasking, ma anche laboratori creativi, decaloghi e restyling che diverse aziende hanno annunciato quale sorta di ‘anticorpo’ alla crisi in atto.

Alcuni brand italiani, come il Gruppo Fontanot, il Gruppo Gabel, G.T.Design e Terratinta Group, hanno le idee piuttosto chiare su come impiegare queste settimane di rallentamento forzoso. Due binari paralleli che scommettono, da una parte, sull’ideazione di nuovi prodotti e, dall’altra, su linguaggi e strategie alternative tutte da scoprire.

Il Gruppo Fontanot scommette sulla comunicazione: “Abbiamo rafforzato il canale e-commerce – spiega Laura Fontanot, vicepresidente dell’azienda – con operatori provenienti da altri reparti per sostenere l’operatività. Abbiamo, inoltre, distribuito a tutti i dipendenti attivi con lo smart working, un decalogo su come gestire la nuova situazione, nel quale stimoliamo il confronto e li aiutiamo a gestirne l’impatto anche sugli aspetti di vita personale. Mio padre ci ricorda sempre che ogni grande conquista è stata preceduta da una tempesta e che dobbiamo farci trovare pronti”.

Va ancora più nello specifico Michele Moltrasio, amministratore delegato e presidente del Gruppo Gabel: “In questo periodo stiamo cercando di pensare a cosa succederà quando l’emergenza sarà passata. E’ per questo che stiamo già pensando al restyling progettuale dei punti vendita. Approfittiamo di questo momento difficile per continuare a rifare il look ai nostri negozi e per compiere quelle attività di preparazione che avrebbero altrimenti bloccato un’attività regolare. In questo modo, la produzione avrà ritmi ancora più elevati quando usciremo da questo stato di emergenza”.

“Vogliamo infatti mettere in pratica delle misure che ci consentano, quando ripartiremo, di farlo ancora con più forza e più preparati e carichi di prima. Inoltre l’azienda, vista la chiusura di tutti i punti vendita d’Italia, ha deciso di agevolare le persone che hanno delle esigenze e di premiare chi, in questo momento, aiuta aziende come la nostra che produce solo e unicamente in Italia offrendo uno sconto speciale del 20% per tutti gli acquisti che verranno effettuati on line (basterà inserire il codice sconto Flash20); condizione assolutamente ‘speciale’ considerando il periodo per il settore della biancheria”, aggiunge.

Ottimista anche G.T.Design, il marchio italiano pioniere del tappeto contemporaneo, che nella propria mission ha da sempre a cuore il benessere dell’uomo, dell’ambiente e dei suoi lavoratori, tanto da adottare nella policy aziendale dispositivi di protezione individuale come mascherine e guanti. “Siamo convinti che usciremo da questa situazione ancora più forti di prima”, afferma Michele Preti, founder e Ceo di G.T.Design.

“Noi abbiamo già ricevuto un primo segnale positivo – assicura – proprio dal mercato cinese dove solo tre mesi fa è iniziato tutto. La Cina non è tra i nostri Paesi focus, eppure abbiamo ricevuto da quella parte del mondo diversi ordini delle nostre collezioni più innovative. Un cenno di ripresa delle attività economiche che ci fa ben sperare in una ripartenza generale di tutto il settore del design e del made in Italy”.

Un messaggio di propositività arriva anche dal Ceo di Terratinta Group, Luca Migliorini, classe 1982: “I nostri nonni hanno vissuto la guerra. Non dobbiamo essere spaventati. Anche perché l’emergenza c’è, durerà ancora qualche mese, ma è temporanea. Alcuni reparti della nostra azienda stanno continuando a lavorare in modalità smart working, siamo un team di persone fantastico. Penso ci sarà sicuramente un contraccolpo e che saremo in grado di assorbirlo con l’impegno e la creatività che non ci mancano. Stiamo sperimentando anche non pochi aspetti positivi derivati dal repentino cambio di consuetudini lavorative. Meeting virtuali internazionali estremamente efficaci e produttivi: mi domando se avrà ancora senso girovagare per aeroporti come viandanti con la valigetta, con dispendio di budget, energia e tempo”.

Infine, attenzione particolare all’iniziativa #StateACasaNostra con i big player italiani degli affitti breve, tra cui Altido, l’iniziativa di solidarietà dedicata a medici e infermieri. Infatti stanno offrendo gratuitamente gli alloggi da loro gestiti per questi eroi che ogni giorno lottano contro il Coronavirus.

 

 

 

Adnkronos.

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