
Anna Mareschi Danieli, presidente di Confindustria Udine
Pubblicato il: 30/09/2019 16:47
“Per me l’aumento dell’Iva è un tabù. In un Paese come il nostro, fatto per lo più di piccole imprese artigiane, avrebbe un effetto devastante. I bilanci delle aziende già traballano, un aumento dell’Iva con le cifre di cui si parla
“Vanno trovati 23 miliardi e non è semplice -continua Danieli- e condividiamo le difficoltà espresse dal ministro Gualtieri di trovare 23 miliardi in 23 giorni. Di certo, si dovrebbe far scendere il rapporto debito/Pil, cercando di far ripartire l’occupazione in modo dsa creare ricchezza e far ripartire il Paese”.
Anche perché, sottolinea Danieli, “la qualità della nostra industria è elevata, siamo ancora la seconda industria manifatturiera d’Europa, ma di questo passo sarà difficile mantenere questo secondo posto”.
E sull’ipotesi di aumento dei dazi da parte degli Stati Uniti Danieli spiega: “il nostro Paese non si deve fare manipolare nella battaglia commerciale in atto tra Usa e Cina. Ma piuttosto l’Italia, con l’Europa, deve riuscire a recuperare il ruolo di mediatore tra Stati Uniti e Cina. E al contempo continuare a mantenere il focus di eccellenza e qualità del prodotto italiano”.
Danieli, quindi, ricorda che “quello di Udine è il territorio con maggiore propensione all’esportazione del Paese” e che “non è detto che se un nostro prodotto che prima costava tot, aumentando di una cerca quota il prezzo, presenterà delle contrazioni nella domanda”. “Questo perchè -aggiunge- da sempre il prodotto italiano non viene acquistato per il prezzo, ma per la qualità, per la storia, per il know how, tutte cose che dobbiamo mantenere”.
In aggiunta a ciò, conclude Daniele, “dobbiamo vincere la sfida della digitalizzazione, altrimenti, dazi o non dazi, saremo fuori da tutto”.
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