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Design: grandesignEtico, 5 premi e 4 menzioni d’onore sotto il segno dell’etica  

grandesignEtico, 5 premi e 4 menzioni d’onore sotto il segno dell’etica

Un momento della premiazione

Non poteva che aprirsi con un saluto all’architetto Alessandro Mendini la 15ma edizione del grandesignEtico international award, tenutasi a Milano, a Palazzo Reale. L’associazione culturale Plana ha premiato negli anni oltre 150 aziende e professionisti del design che, nelle loro produzioni e nella loro attività, si sono contraddistinti per aver coniugato al meglio i valori etici con la qualità del design. E Alessandro Mendini, con i suoi innumerevoli progetti, è stato protagonista di numerose edizioni, aggiudicandosi il riconoscimento per l’ultima volta nel 2016, grazie alla collaborazione con Caimi Brevetti.

Quest’anno, su un totale di oltre 100 realtà partecipanti, sono state 20 le produzioni che hanno raggiunto la fase finale del prestigioso premio. Tra queste, la giuria ha premiato 5 realtà che si sono contraddistinte per l’impegno nell’affermazione dei principi dell’etica e la cui progettazione è avvenuta nel rispetto della persona umana, dell’ambiente e con l’obiettivo di favorirne il progresso e lo sviluppo. Inoltre, 4 realtà hanno ricevuto una menzione d’onore per essersi particolarmente distinte, per valore o merito, nell’ambito delle proprie progettazioni.

La 15ma edizione del grandesignEtico international award, che gode dei patrocini di Regione Lombardia, Comune di Milano, Città Metropolitana di Milano, Fondazione Symbola e Adi (Associazione per il disegno industriale), parte da un’attenta analisi del mondo del design e recepisce l’eredità del primo design memorandum realizzato da Adi nel 1987. Il risultato di questo studio è Design memorandum 2.0, un vero e proprio manifesto del design etico che ne definisce ambiti di indagine e principi, fornendo delle vere e proprie coordinate per individuare aziende e prodotti meritevoli di attenzione secondo i principi dell’etica del mondo produttivo.

La giuria presieduta da Fabrizio Bianchetti e composta da Gabriele Ciullo, Ugo La Pietra, Stefano Lazzari e Marco Maggioni, Giorgio Milani, e Maurizio Secondi, ha quindi applicato i principi del design memorandum 2.0 per individuare i progetti vincitori tra i finalisti. “Il design memorandum 2.0 – dichiara Bianchetti – ci dà le dimensioni del design etico. Questo è un lascito fondamentale se vogliamo che questo premio contribuisca alla nascita di un nuovo concetto di design che metta l’etica tra i principali criteri e valori della progettazione. Siamo convinti che i prodotti premiati rappresentino il giusto mix tra estetica, funzionalità ed etica e possano essere d’esempio e stimolo per quelle aziende che vogliono distinguersi nell’applicazione dell’etica al mondo produttivo”.

La premiazione del grandesignEtico international award si è aperta con un intervento dell’assessore alle Politiche del lavoro, commercio, moda e design del Comune di Milano, Cristina Tajani, la quale ha scelto di sostenere e promuovere l’associazione culturale Plana per i progetti in calendario nel 2019, tra cui il nuovo premio Food ethical design, in programma nel mese di maggio, e il premio Etico-ethical, previsto nel mese di ottobre. Tutti i prodotti delle aziende vincitrici e menzionate saranno esposti dal 25 al 28 febbraio presso lo ‘Spazio grandesign’, in piazzale Cadorna 2, a Milano, per una mostra dedicata. cArtù, l’innovativo cartone ondulato in grado di sostituire la plastica e altri prodotti chimici per l’imballo progettato e prodotto da Grifal, è stato insignito della menzione d’onore. La giuria del premio, con la menzione d’onore, ha voluto riconoscere all’azienda “il suo impegno nella salvaguardia dell’ambiente, oltre al valore storico di un’azienda familiare che, dal 1969, continua a innovare, non solo nel proprio settore”.

Grifal, che proprio quest’anno celebra il 50° anniversario dalla sua fondazione, ha arricchito negli anni la propria offerta con prodotti innovativi, tra cui la vera rivoluzione è rappresentata proprio da cArtù: la reinvenzione del cartone ondulato. Lo speciale sistema produttivo è in grado di creare strette onde ad arco alte da 8 a 20 mm generando il 50% di ondulazione in più rispetto al tradizionale cartone ondulato. Di conseguenza, cArtù è molto resistente alla compressione verticale pur mantenendo un peso e un consumo di carta limitati. Inoltre, l’altezza dell’onda conferisce a cArtù proprietà ammortizzanti e di flessibilità che consentono di sostituire i materiali di protezione a base plastica tradizionalmente utilizzati negli imballaggi, come ad esempio il polistirolo, con un prodotto 100% in carta e 100% riciclabile.

“Siamo molto orgogliosi – ha detto il presidente e ceo Grifal, Fabio Gritti – di ricevere questa menzione d’onore che va a premiare il nostro lavoro frutto di anni di ricerca e innovazione su processi produttivi e prodotti, coniugando sostenibilità e attenzione al design del packaging. Per noi di Grifal innovazione, sostenibilità e design vanno di pari passo con lo sviluppo del business stesso. È questa mentalità che ci ha permesso di differenziarci e crescere con successo in questi primi cinquant’anni di storia e che continuerà a guidare lo sviluppo della nostra impresa anche nei prossimi cinquanta”.

Una speciale esposizione dedicata ai progetti e prodotti delle aziende premiate con il grandesignEtico international award, insieme alle opere di design industriale della mostra itinerante di Adi intitolata ‘Modulor o algoritmo?’, vedrà protagonista anche Grifal con una installazione composta da tre bobine di cArtù nei colori havana, rosso e nero, per dare ulteriore risalto alle caratteristiche di flessibilità e adattabilità del prodotto.

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