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“Di Maio uno di noi, Whirlpool faccia un passo indietro” 

ECONOMIA

Immagine di repertorio (Fotogramma)

Fischietti, trombette, bandiere Fiom Fim e Uilm, e tanti slogan accompagnano la vertenza che si riaccende di speranza soprattutto dopo le dure critiche di ieri rivolte dal vicepremier e ministro dello Sviluppo Luigi Di Maio alla multinazionale americana e il contestuale annuncio della revoca di 15 milioni di fondi pubblici. “Di Maio uno di noi“, gridano gli operai in piazza sotto al Mise, molti anche dell’indotto napoletano, che entrerebbe in crisi con una ipotetica cessione (VIDEO). “Rispetto, rispetto” scandiscono in un frastuono assordante insieme a epiteti rivolti all’amministratore delegato di Whirlpool Italia. Oggi c’è stato un nuovo round tra l’azienda, il governo e i sindacati sull’ipotesi di cessione del sito di Napoli della multinazionale americana.

Anche oggi il vicepremier e ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio è tornato sulla questione. “No alla chiusura del sito di Napoli, no al disimpegno di Whirlpool” ha detto Di Maio. “Questi sono i pilastri con cui ricominciare il dialogo. Ci aspettiamo risposte”. “Siamo disponibili al confronto ma oggi, dopo l’atto di ieri del ministro, non siamo in condizione di trovare una soluzione” replica l’azienda. “Se non avete soluzioni perché non avete chiesto il rinvio del tavolo? Non c’è tempo da perdere, serve il rispetto dei lavoratori” conclude.

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