Francesco Seghezzi, presidente Fondazione Adapt
Pubblicato il: 09/05/2019 12:38
“I giovani italiani hanno idee, competenze e volontà, ma non sempre trovano interlocutori che le valorizzino”. Parola di Francesco Seghezzi, giovane presidente della Fondazione Adapt, che nell’ambito dell’Associazione fondata da Marco Biagi, ha lo scopo di favorire direttamente e indirettamente mediante attività di progettazione e ricerca, l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro anche attraverso l’alta formazione.
In vista delle elezioni europee e del prossimo rinnovo degli organi comunitari, Seghezzi fa il punto con Adnkronos/Labitalia su come è messa l’Italia rispetto al resto dell’Europa, soprattutto per quanto riguarda i giovani imprenditori. “L’Italia ha una cultura del lavoro autonomo che arriva da lontano -spiega Seghezzi-, ma occorre aggiornare strumenti e mettere a disposizione risorse. Penso al tema dei finanziamenti alle start up sul quale in Italia siamo molto indietro”.
“L’accesso al credito nel mondo bancario è una missione quasi impossibile per un giovane -sottolinea il presidente della Fondazione Adapt- e i fondi di venture capital sono ancora pochi, con poche risorse e soprattutto generalisti senza elevate competenze settoriali. Il rischio è che alla lunga le aspirazioni dei giovani intraprendenti vengano frustrate”.
Cosa dovrebbe fare, dunque, il governo per favorire questo comparto? “Vedremo come andranno le disposizioni contenute in Legge di Bilancio sul tema della start up -risponde Seghezzi-. Di certo sarebbe utile snellire la burocrazia che opprime chi si trova ad avviare una attività ma uno dei nodi principali riguarda proprio il lavoro. Spesso le nuove attività faticano a crescere perché i costi del lavoro per assumere nuovo personale sono alti, sarebbe auspicabile rafforzare gli incentivi fiscali per le assunzioni di personale giovane e qualificato all’interno di realtà giovani e innovative”.
Tuttavia, ci tiene a sottolineare lo studioso “non basta il governo, molto potrà arrivare da un rapporto, oggi largamente assente, tra università, centri di ricerca e queste nuove imprese sia in fase iniziale sia in fase di sviluppo e crescita”.
“Proposte interessanti” per favorire la nascita di nuove imprese sono quelle avanzata dal presidente di Confapi Giovani, Johnatan Morello Ritter proprio con Adnkronos/Labitalia. “Molto deve essere fatto a livello nazionale, soprattutto in merito al costo del lavoro -dice Seghezzi-. Ma una miglior progettazione dei finanziamenti e degli investimenti europei per l’innovazione può certamente aiutare. Se fossero potenziate le linee di finanziamento rivolte ai giovani, questo avrebbe dei risultati positivi”, conclude.
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