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Ex Ilva: Confindustria Taranto, si rischia desertificazione industriale 

SINDACATO

Ilva di Taranto, un tracollo italiano. Foto del 01/12/2006, inquinamento dell’ex Italdiser (MaxPhotoService / IPA/Fotogramma, TARANTO – 2012-11-29) p.s. la foto e’ utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e’ stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

“Se la questione non si risolve, avremo la desertificazione industriale che andrà a peggiorare la situazione in Puglia e, in particolare, Taranto”. Così il presidente di Confindustria Taranto, Antonio Marinaro, commenta con l’Adnkronos/Labitalia la notizia che Arcelor Mittal Italia ha avviato formalmente la procedura per restituire ai commissari gli stabilimenti dell’ex Ilva.

“Nonostante da mesi – rimarca – ascolti piani sul Mezzogiorno, non vedo nulla di nuovo, la situazione sta precipitando e il territorio sta davvero rischiando di rimanere senza il tessuto industriale”.

“Il governo – auspica – farà di tutto per far fare rispettare i patti all’ArcelorMittal Italia. Auspico che il governo proceda con una condotta univoca e non dislessica, come fatto finora”.

“Il rischio – avverte Marinaro – è che ci ritroviamo nella stessa situazione del 2015 e questo è inaccettabile. La situazione è delicata e di disagio che tocca prevalentemente l’indotto di 5-6mila lavoratori. Un indotto già frustrato e drenato da annose vicende. Al di là della gestione che verrà – ammette il presidente Marinaro – l’importante è che la situazione si risolva, senza lasciare i lavoratori a casa e un territorio solo”.

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