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Fase 3: boom iscrizioni a corsi online per trader, durante lockdown 6.000 richieste 

Boom di iscrizioni a corsi online per trader, durante lockdown 6.000 richieste

Il trading finanziario sta attirando l’attenzione di un esercito di aspiranti professionisti. E durante il lockdown con la frequentazione ‘forzata’ del web, si sono triplicate le richieste di iscrizione ai corsi on line.

“Durante la quarantena -conferma ad Adnkronos/Labitalia Giulio Pasquini, fondatore di Sapienza Finanziaria, attiva dal 2017, che ha raccolto dalla sua nascita trentamila studenti- abbiamo avuto un netto aumento degli iscritti ai corsi gratuiti online. Si tratta di persone provenienti da ogni parte d’Italia, in cerca di un reddito alternativo a quello del lavoro tradizionale, messo in crisi dalla pandemia. Se tra gennaio e febbraio arrivavano in media 2 mila iscritti ai corsi gratuiti ogni mese, a marzo e aprile abbiamo avuto sei mila iscrizioni. Le iscrizioni ai corsi a pagamento, addirittura sono decuplicate”.

“Ciò perché sempre più persone sono in cerca di opportunità, sia lavorative sia di emancipazione personale, e hanno deciso di investire nella formazione professionale proprio in un momento di incertezza. Ad attrarre, la possibilità di generare reddito da casa: creando una sorta di “piano B” rispetto alla posizione lavorativa attuale”, aggiunge. Sapienza Finanziaria è stata scelta come Scuola di formazione ufficiale dell’ITForum Online Week, settimana di eventi dedicati al mondo del trading finanziario professionale. Precedentemente in programma a Rimini, l’evento si terrà dal 15 al 19 giugno e sarà online a causa del Coronavirus.

In occasione dell’ITForum Online Week, Sapienza Finanziaria presenterà “Trader Elite”, ovvero il gruppo di lavoro qualificato composto attualmente da tredici professionisti, che dopo aver conseguito il livello più avanzato dei master offerti dalla Scuola di formazione hanno intrapreso la carriera in questo settore. Il gruppo Trader Élite, infatti, è composto da professionisti formatisi con Sapienza Finanziaria, e che ora sta lavorando al servizio degli investitori istituzionali a pieno regime.

“Il trading non è una scommessa – continua Giulio Pasquini – né tantomeno un modo di fare soldi facili, ma una disciplina rigorosa che può aiutare a gestire meglio le proprie finanze e, per i virtuosi, costituire addirittura una prospettiva professionale nel mondo della finanza. È questa la filosofia alla base di Sapienza Finanziaria. Tutto è nato perché abbiamo capito che tra le mille offerte del mondo della formazione c’era grande richiesta di competenze professionali avanzate, quindi ci siamo messi al lavoro per colmare questo gap, arrivando in pochi anni a formare un gruppo coeso che potesse fornire la propria professionalità a istituti di credito, fondi d’investimento e società di consulenza avanzata. Il gruppo Trader Élite include chi è arrivato alla fine di un lungo percorso di selezione. Tra questi, c’è chi è partito da zero, magari lasciando il proprio lavoro e aprendosi nuove opportunità nel mondo del trading”.

Analisi del mercato, gestione del rischio e controllo dell’emotività. Questi i punti di forza dell’offerta formativa in campo finanziario. Ma come si diventa trader professionisti? Ecco alcuni consigli: mai affidarsi alla strategia di qualcun altro, ma cercare la propria modalità operativa per essere indipendente. L’importanza di avere basi solide in campo finanziario richiede studio e dedizione. Assolutamente da evitare la tentazione di affidarsi a soluzioni apparentemente facili e veloci, e soprattutto rifuggire dalle proposte di società non qualificate, spesso gestite tramite call center, che puntano sovente sul piccolissimo risparmiatore, attraendo l’attenzione di persone magari avanti con l’età, le quali vedono proporsi soluzioni “facili” per aumentare i propri guadagni.

Secondo le analisi di Sapienza Finanziaria basate sulle esperienze dei propri corsisti, esistono ad oggi opportunità di affermazione nel settore che è alla ricerca di analisti finanziari dei mercati per aziende di settori importanti: analisti del “mercato dell’oro”, delle “materie prime”, o quello dei “cambi valutari” in primis. Acquisendo professionalità si può diventare consulente aziendale in settori chiave dell’economia, ma la richiesta è alta anche per traders che offrono consulenza per banche e società di investimento. Per fare il trader, ad oggi, non occorre la laurea, ma contano i risultati. Anche partendo da zero, ma con un’adeguata formazione, si può bussare alle porte di aziende importanti.

Sulla base dei dati raccolti da Sapienza Finanziaria, ad approcciare questo mondo sono in larga parte studenti universitari, ma anche lavoratori e professionisti di varia provenienza ed estrazione sociale. Nella fascia di età dai trenta ai cinquanta anni si raggruppa il maggior numero di iscritti ai corsi. In generale, gli studenti dopo aver frequentato i nostri corsi sono in grado di gestire con una maggiore consapevolezza il proprio patrimonio e sono in grado di poter valutare le scelte che gli vengono consigliate dai professionisti del settore, nel caso si trovino a delegare questo aspetto alla banca o al consulente finanziario. Per i più bravi il trading può anche costituire una fonte di entrata finanziaria extra e, volendo, se c’è la passione e la capacità, anche una carriera professionale.

“A differenza dei tanti corsi dedicati al trading, noi aiutiamo i nostri studenti a migliorare profondamente la loro competenza in materia finanziaria, a conoscere i mercati e ad essere in grado di operare in modo serio e professionale – spiega Giulio Pasquini – Insegniamo ad essere indipendenti nel creare le proprie strategie operative invece di seguire quelle di qualcun altro. In Borsa non si scommette, ma si investe e si fa un’attività che, conoscendola adeguatamente ed impostandola in modo corretto, permette realmente di ottenere importanti risultati a fronte della gestione di alcuni rischi, come del resto accade in tutte le attività imprenditoriali”.

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