Pubblicato il: 12/06/2020 11:26
Per superare la Fase 2 e 3 dell’emergenza le Pmi del settore elettronico puntano sull’innovazione e sulle nuove competenze. Un obiettivo che Formazienda, il fondo interprofessionale nato da Sistema Impresa e Confsal che conta 111mila aziende iscritte, intende sostenere mettendo a disposizione risorse certe e tempestive per la professionalizzazione delle risorse umane.
“L’ammodernamento delle competenze – dichiara Rossella Spada, direttore di Formazienda – va di pari passo con i percorsi di sviluppo delle prassi e delle mansioni. La formazione è una tematica strategica per garantire l’incremento o il recupero di quote di competitività e risulta trasversale rispetto a tutte le operazioni che generano valore: logistica, marketing, internazionalizzazione, sicurezza. Un aspetto, quest’ultimo, che viene reso ancora più critico e sensibile dai rischi connessi al Covid”.
“Le imprese dell’elettronica si muovono nel contesto dell’industria 4.0 e richiedono una continua esplorazione delle opportunità inedite per ottenere margini di redditività in un mercato molto complesso e sfidante. Una migliore preparazione delle risorse umane rappresenta la chiave per supportare le Pmi. È nostro compito fare in modo che le aziende siano dotate della flessibilità, del dinamismo e delle conoscenze indispensabili per accompagnare le tendenze di cambiamento in atto rafforzando il rispettivo posizionamento nel mercato e proteggendo i posti di lavoro”, aggiunge.
Dall’inizio del 2020 Formazienda ha emanato bandi di finanziamento per 8,5 milioni di euro mentre per il progetto ‘Prospettiva Lavoro’ e il marchio di qualità ‘Covid – Impresa Protetta’, finalizzati ad utilizzare il binomio della digitalizzazione e della sicurezza contro il virus, è stato predisposto un budget di 20 milioni di euro. Formazienda, che si avvale del contributo obbligatorio dello 0,30 versato all’Inps contro la disoccupazione involontaria e che le imprese possono scegliere di destinare ai fondi interprofessionali, dal 2008 ad oggi ha erogato finanziamenti pari a 140 milioni di euro.
L’esigenza di ammodernamento nel mondo dell’elettronica viene avvertita con urgenza dalle micro, piccole e medie imprese, come spiega Vittorio Basso Ricci, a capo del Gruppo Rts, una realtà leader in Italia nel panorama nazionale della formazione rivolta alle imprese: “La fase della ripartenza impone un atteggiamento propedeutico all’innovazione che è già insito in un settore intimamente connesso ai cambiamenti. Le Pmi dell’elettronica vivono in termini molto dinamici il rapporto con una domanda in continua evoluzione e con un mercato strutturalmente integrato con le economie internazionali più competitive”.
“Grazie alle azioni di finanziamento di Formazienda – sottolinea – siamo stati in grado di proporre alle aziende iscritte ad Assodel, la principale associazione che opera nell’ambito dell’elettronica industriale, programmi di formazione finalizzati a migliorare le prestazioni e la professionalizzazione dei dipendenti. Ad esempio, la collaborazione con un attore qualificato come Cepeitalia ci ha consentito di mettere a disposizione delle imprese i corsi finanziati secondo gli standard Ipc, in assoluto il riferimento internazionale per i criteri di accettabilità degli assemblati elettronici. Una competenza, e talvolta una necessità, che incontra un successo crescente nel mercato del lavoro ma che le aziende faticano ad intercettare anche per una ragione di costi. Da qui il forte interesse per i percorsi formativi capaci di incardinare le mansioni e le abilità relative alle tecniche della saldatura elettronica nel ciclo produttivo”.
I progetti di Rts e Formazienda cumulano migliaia di ore di formazione erogate sia nella modalità online e, dove possibile, sia tramite le lezioni in aula o nel luogo di lavoro. I corsi sono iniziati ad aprile e proseguiranno nei mesi successivi fino al completamento del valore complessivo delle ore formative. Dal punto di vista operativo e didattico, una grande attenzione è stata riservata alle procedure più aggiornate della saldatura, della rilavorazione e della riparazione dei circuiti integrati. Si tratta di abilità cruciali e spesso obbligatorie per l’industria elettronica, soprattutto nei settori delle telecomunicazioni, del medicale e dell’automotive. Tutti comparti che sono chiamati a costruire le premesse di una celere ripartenza dopo il blocco dovuto all’emergenza epidemiologica.
Altro tema prioritario d’intervento interessa la formazione relativa ai fenomeni Esd perché possono rappresentare un rischio notevole in diversi processi produttivi oggi ulteriormente ampliati attraverso l’evoluzione tecnologica e la miniaturizzazione. L’emergenza Covid ha colpito duramente il comparto dell’elettronica che rappresenta quasi il 3,5% del Pil con 80 miliardi di fatturato e 500mila addetti e che, dopo la crescita del biennio 2017-2018, aveva già accusato un rallentamento nel corso del 2019.
“Formazienda – conclude il direttore Spada – lavora a stretto contatto con le economie locali in tutte le regioni italiane. Ci interfacciamo direttamente con le aziende oppure collaboriamo con gli enti di formazione, come è il caso dei progetti di Rts per le imprese dell’elettronica, che coprono l’ultimo miglio della filiera dialogando con il mondo produttivo, raccogliendo istanze, monitorando i fabbisogni formativi, rispondendo in modo concreto all’esigenza di costruire nuove professionalità o di aggiornare i profili in essere. Il sistema della formazione continua sta giocano un ruolo importante anche nella Fase 2, ai fini della ripartenza produttiva del Paese, ed è vitale soprattutto per la categoria delle Pmi che necessita di tutto il supporto possibile per sopravvivere nel mercato globale. Dopo i primi due avvisi del 2020 siamo pronti ad intervenire con un’altra finestra di finanziamento, l’Avviso 3, che premierà le iniziative in ambito formativo incentrate sulla tematica dell’innovazione tecnologica”.
Adnkronos.