Pubblicato il: 19/11/2019 17:12
Versatile, dinamico, connesso e orientato al benessere delle persone: sono questi gli elementi da cui partire per ripensare lo spazio lavorativo di domani. Nell’era della digitalizzazione, l’introduzione di tecnologie sempre più avanzate, la flessibilità del lavoro e l’attenzione alla sostenibilità degli ambienti e alla salute di chi vive questi luoghi ha favorito non solo la crescita di smart working e workplace on demand ma anche un più generale cambiamento nel modo di intendere e di vivere gli spazi lavorativi.
Per conoscere da vicino l’evoluzione del mercato e rispondere alle esigenze di progettazione di nuovi modelli organizzativi per l’ufficio e il lavoro, individuale o condiviso, che favoriscano produttività, collaborazione, creatività e benessere, nasce ‘All Around Work – Designing the future‘, il nuovo appuntamento biennale del settore che debutterà a Milano dal 28 al 30 maggio 2020 presso l’innovativo spazio Megawatt Court, nel distretto Around Richard che si sviluppa attorno alla fabbrica ex Richard Ginori lungo il Naviglio Grande.
Ideato dagli architetti Alfonso Femia e Marco Predari e organizzato da Events Factory, branch del Gruppo BolognaFiere con il patrocinio Adi – Associazione per il design industriale, Iacc – Italian American Chamber of Commerce Chicago Midwest e Associazione Around Richard, ‘All Around Work’ si propone come luogo di incontro fra domanda e offerta in uno scenario in cui, sempre più spesso, non è l’azienda a cercare clienti, ma sono le esigenze di questi ultimi a generare domanda e opportunità per i venditori.
“Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da una forte crescita e una ancor maggiore consapevolezza delle potenzialità del Gruppo BolognaFiere, che ha indotto un clima di innovazione e cambiamento ad ampio spettro”, ha dichiarato Gianpiero Calzolari, presidente di Gruppo BolognaFiere. “È in questo contesto – ha aggiunto – che è nata una riflessione anche sull’importanza dei luoghi di lavoro (nei quali passiamo una parte considerevole del nostro tempo) e l’idea di far nascere un nuovo progetto espositivo – Aaw, ‘All Around Work’ – dedicato a questa tematica. Aaw vuole rappresentare una visione innovativa di questi luoghi il cui elemento cardine è l’essere umano, prima del lavoratore, a cui l’azienda deve sempre più garantire il diritto al benessere psicofisico. ‘All Around Work’ si pone l’obiettivo di offrire una nuova visione dei luoghi di lavoro, valutando e stimolando la comprensione delle nuove tendenze che meglio rispondono ai cambiamenti in atto, cercando di soddisfare, e far convergere, le esigenze degli uomini e delle aziende”.
“L’attuale scenario delle manifestazioni espositive risultava essere privo di un esempio che raccogliesse tutti gli operatori della filiera che operano alla trasformazione dello scenario urbanistico e interpreti in maniera propositiva, con esempi reali, le istanze e le esigenze dei lavoratori dei più disparati ambiti professionali”, ha commentato l’architetto Marco Predari.
“‘All Around Work’ supplisce a questa carenza, ponendosi come manifestazione giustamente coraggiosa che, per la prima volta e non solo in Italia, pone in relazione e all’attenzione dei visitatori uno scenario quanto mai articolato e completo. ‘All Around Work’ presenta, mettendola in risalto, la stretta relazione esistente fra il mondo del progetto d’architettura, la razionalità dell’ingegneria, la competenza degli specialisti tutti coesi per la crescita qualificata del costruito e della qualità ambientale operativa. Un viaggio condiviso fra i molti protagonisti con entusiasmo e colta competenza”, ha detto.
Secondo l’architetto Alfonso Femia, “la contemporaneità oggi permette e richiede allo stesso tempo di ampliare il dialogo, di uscire dalla logica dell’evento e di riuscire a proporre diversi momenti e modalità di dialogo, capaci di dar valore a quelli già in essere, di ampliare l’occasione di confronto e di essere da stimolo per lo sviluppo di nuove idee”. “‘All Around Work’ si propone di uscire dai confini per un progetto di futuro da costruire tutti insieme, con le rispettive identità e idee, ma attraverso un dialogo coraggioso e generoso”, ha aggiunto.
Caratterizzato da un allestimento fluido e dinamico, il percorso espositivo si svilupperà su 3.000 mq di superficie su cui troveranno spazio studi di architettura e ingegneria, general contractor, produttori di arredamento per uffici e high tech che coinvolgeranno addetti ai lavori e pubblico nel processo conoscitivo di un mercato in continua trasformazione, per offrire possibilità concrete di business e creare contatti personalizzati in base alle specifiche esigenze. A interpretare le esigenze del mondo del lavoro, sarà l’installazione iconica Inclusive world @work realizzato dallo studio d’architettura milanese Principioattivo Architecture Group. Cuore dell’allestimento di Aaw, Inclusive world sarà – cosi come l’ufficio stesso – un luogo dove lo spazio non è più fisico e definito nei confini e nelle funzioni. Dall’incontro di colori, materiali, forme e luci con le tecnologie più avanzate a garanzia del benessere dell’ospite, l’installazione diventerà esperienza, luogo osmotico con chi lo vive e le sue necessità, dove dialogare con lo spazio esterno mantenendo la propria privacy.
Avvalendosi dell’esperienza e della professionalità di un comitato di indirizzo composto di personalità del mondo dell’architettura, dell’ingegneria, del design e dei servizi, i tre giorni della manifestazione saranno accompagnati da un ricco calendario di eventi, che alternerà incontri, panel e workshop sulle nuove modalità, forme e soluzioni per gli ambienti di lavoro ‘del futuro’. Con Aaw prenderà il via anche la prima edizione del concorso di Industrial design patrocinato da Adi – Associazione per il disegno industriale e rivolto ai giovani progettisti under 35. Ai concorrenti verrà chiesto di realizzare un progetto che migliori la qualità di chi lavora nei vari ambiti: ufficio, co-working, centri commerciali, spazi pubblici, alberghi.
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