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Fiere: Ufi Global Ceo Summit, a Roma i 100 decision maker mondiali 

Ufi Global Ceo Summit: a Roma i 100 decision maker mondiali delle Fiere

Un momento della presentazione dell’Ufi Global Ceo Summit (foto u.s.)

Nel 2018, 4,5 milioni di aziende hanno preso parte a fiere nel mondo e un totale di 303 milioni di visitatori vi hanno partecipato. Questi eventi hanno generato un impatto economico pari a 275 miliardi di euro e hanno contribuito per 167,2 miliardi di euro sul Pil mondiale. Un giro d’ affari imponente che a Roma troverà un momento centrale di riflessione nell’Ufi Global Ceo Summit, la riunione nel nostro Paese degli amministratori delegati e dei presidenti dei più importanti enti organizzatori di fiere ed eventi del mondo. Grazie al vertice, questi 100 leader del settore fieristico constateranno come la Capitale, il suo territorio e il Paese possano essere una destinazione ideale per il mercato degli eventi. Il Summit si terrà da domani al 7 febbraio 2020 all’Hotel Palazzo Naiadi, e i delegati saranno ospiti alla cena di gala organizzata dal Convention Bureau Roma e Lazio e Fiera Roma a Palazzo Colonna, nella spettacolare Galleria del Cardinale.

“L’Ufi Global Ceo Summit, è un incontro fondamentale per l’industria fieristica a livello mondiale. Durante tale incontro i partecipanti analizzano le migliori strategie ed opportunità nel settore, ispirano tendenze e definiscono obiettivi a lungo termine”, spiega una nota dell’Ufi, The Global Association of Exhibition Industry che rappresenta, da sola, più di 800 organizzazioni. L’associazione conta membri da oltre 86 paesi. Circa 1.000 fiere internazionali portano con orgoglio il marchio “Ufi approved event”, sinonimo di garanzia e qualità per visitatori ed espositori. L’associazione è costantemente impegnata in analisi di settore e produce ricerche accurate attraverso cui possiamo avere un quadro della situazione del comparto.

“Come Ufi rappresentiamo e serviamo l’industria fieristica globale. Ogni anno, la nostra industria genera 275 miliardi di euro di volume di affari in tutto il mondo. In totale, più di 3,2 milioni di persone lavorano per il comparto. All’inizio di ogni anno, Ufi riunisce i leader mondiali del settore per il Global Ceo Summit, il nostro evento più prestigioso” afferma Mary Larkin, presidente Ufi.

Ancora oggi l’Europa è, e rimane, il mercato più internazionale per le fiere mondiali, e l’Italia è uno dei principali mercati europei. L’industria fieristica italiana attraversa una fase di rinascita, ed è sempre più presente su scala globale. Siamo felici, quest’anno, di essere a Roma con il nostro evento, e siamo grati di avere Fiera Roma come nostro host partner” afferma Kai Hattendorf, amministratore delegato Ufi. “Ci auguriamo che gli incontri collaterali di questa settimana rafforzino ulteriormente i legami tra chi organizza gli eventi fieristici, le sedi espositive in Italia e i loro colleghi internazionali”, prosegue l’ad di Ufi. “Vi sono forti legami tra l’Italia e l’UFI: la nostra associazione è stata fondata in Italia, a Milano, nel 1925. Negli ultimi anni, abbiamo organizzato eventi regolarmente nel Paese: il Congresso Globale a Milano nel 2015, la Conferenza Europea a Verona nel 2018, e ora il Global Ceo Summit a Roma nel 2020. Abbiamo avuto un italiano alla presidenza della nostra associazione globale nel biennio 2017/18, Corrado Peraboni. Inoltre, collaboriamo a stretto contatto con enti italiani come l’Associazione Esposizioni e Fiere Italiane (Aefi), in particolare su progetti come il Global Exhibitions Day, una giornata annuale di advocacy per il settore fieristico”, conclude Kai Hattendorf.

Secondo i dati Ufi nel 2018, nel mondo, ci sono state 4,5 milioni di compagnie che hanno perso parte a fiere e un totale di 303 milioni di visitatori che hanno partecipato a questi eventi. Questi eventi hanno generato un impatto economico di 275 miliardi di euro e hanno contribuito per 167,2 miliardi di euro sul PIL mondiale. I risvolti occupazionali sono decisivi ed hanno prodotto, 3,2 milioni posti di lavoro.

Quanto agli spazi espositivi globali, si registra una crescita del +7,6% delle venue (pari a +1,3% annuo per le infrastrutture del settore). Il 61% delle sedi ha una capacità interna compresa tra 5.000 e 20.000 mq. Un terzo (34%) di tutte le sedi a livello globale appartiene al segmento di medie dimensioni (tra 20.000 e 100.000 mq). Tuttavia le 62 sedi con più di 100.000 mq registrano una crescita del 29%, rappresentando il segmento di mercato in più rapida ascesa.

In questo scenario industriale l’Europa si posiziona prima, con 112 milioni di visitatori e 1,3 milioni di espositori, nel 2019, rappresentando più di un terzo del totale dei visitatori globali. L’Europa è leader nel mondo anche per spazi espositivi con i suoi 15,7 milioni di metri quadrati e 499 sedi.

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