“La ‘colpa’ per la mancanza di gettito in Italia non è responsabilità solo dei contribuenti e dei dottori commercialisti. Il problema riguarda l’intero sistema, che non riesce a essere efficace nel recupero del gettito e nella sostenibilità delle aziende. È un aspetto che coinvolge tutti e che non consente al Paese di essere competitivo”. Lo ha detto Matteo De Lise, presidente dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili (Ungdcec) aprendo il convegno “Pnrr, il ruolo del dottore commercialista”, promosso dall’Unione a Napoli.
“Con il Pnrr – spiega De Lise – ci auguriamo che la proposta dell’Unione di un ‘patto fiscale’ possa essere valutata come strumento valido per un maggiore recupero del gettito e sostenibilità per le aziende in crisi”.
L’onorevole Gianfranco Di Sarno, componente II Commissione permanente (Giustizia), tra i firmatari della proposta di legge sull’equo compenso, ha parlato del Pnrr come di “occasione storica per il rilancio del Mezzogiorno. Con un rischio forte, però: che i progetti non siano uniformi ai criteri richiesti. Per questo, è opportuno che le grandi professionalità degli Ordini del territorio possano essere messe in campo, rafforzando così la sinergia tra Stato e privato”.
Il senatore Andrea De Bertoldi, segretario della VI Commissione permanente (Finanze e Tesoro) e coordinatore della Consulta dei Parlamentari Commercialisti, ha evidenziato: “È urgente che i commercialisti e più in generale i professionisti vengano inseriti nella cabina di regia del governo sulla tematica del Pnrr. I commercialisti, in particolare, sono un valore aggiunto per il sistema Stato e potranno essere impiegati in attività sussidiarie rispetto a quelle dello Stato”.
Secondo Claudio Turi, presidente Ugdcec Napoli, “all’interno del Pnrr è declinato l’obiettivo di superare il divario territoriale tra il nord e il Mezzogiorno. Per raggiungerlo, sono stanziati fondi per circa 86 miliardi, che dovranno essere utilizzati per realizzare investimenti con una ricaduta territoriale specifica. Un’opportunità unica, ma è necessario che tutti facciano la loro parte. I commercialisti sono pronti a dare un contributo sotto tutti gli aspetti: dalle grandi riforme fino all’accompagnamento delle imprese verso la realizzazione del Piano”.
All’evento sono intervenuti tra gli altri anche Chiara Marciani, assessore alle Politiche giovanili del Comune di Napoli; Francesco Puccio, presidente Fondazione Centro Studi Ungdcec; Emanuele Serina, segretario Ungdcec; Eraldo Turi, presidente Odcec Napoli; Maria Caputo, consigliere Odcec Napoli; Claudio Sica,Guido Spiniello, Vincenzo Piccirillo, Cristiana Ciabatti, Carolina Rumboldt ed Erika Capobiancodell’Ugdcec Napoli.