(Foto Amorim)
Pubblicato il: 28/01/2020 14:40
Il sughero è passato, presente e futuro: lo sa bene Amorim – azienda portoghese, prima al mondo nella produzione di tappi in sughero, la cui filiale italiana ha sede a Conegliano (Treviso) – che compie 150 anni di attività in continua evoluzione con un materiale intramontabile e, anzi, sempre più orientato al futuro grazie alle sue molteplici virtù. Le celebrazioni del 150° anniversario della fondazione del Gruppo Amorim prendono il via da un cambio di immagine radicale, che ben rappresenta le radici dell’azienda, ma anche il suo sguardo costantemente orientato al futuro, a partire dal logo.
La casa madre ha inoltre previsto una serie di iniziative interne ed esterne per celebrare i pilastri dell’attività: storia, ristrutturazione e futuro; sughero, sostenibilità e innovazione; persone, famiglia e comunità; istruzione e valori. Un vasto programma che dimostrerà pubblicamente il raggiungimento di questo obiettivo di creare un futuro per il sughero ancora più luminoso del suo passato. Nel corso dei 12 mesi del 2020 saranno così altrettanti i temi, che identificano Amorim.
Gennaio è il mese del rinnovamento, quello in cui si dimostra come la vita sia fatta di cicli e, quando un ciclo termina, un altro nasce. Il passato si trasforma in futuro, l’eredità apre la strada al rinnovamento; ecco perché l’azienda ha deciso di iniziare le celebrazioni tornando al luogo in cui tutto ha avuto inizio: la foresta di quercia da sughero, dove un albero incredibile e maestoso, capace di autorigenerarsi seguendo il ritmo della natura, è ispirazione ed esempio.
Febbraio sarà dedicato alla passione che unisce la famiglia Amorim, la ragione che la muove: il sughero, materia prima unica, 100% naturale, rinnovabile, riciclabile e riutilizzabile, orgoglio nazionale e non solo, dal momento che riunisce in sé un insieme di caratteristiche che nessuna tecnologia è riuscita fino ad oggi ad eguagliare. Utilizzato da migliaia di anni, il sughero risponde con successo alle sfide della vita contemporanea. Con applicazioni sorprendenti e diversificate, il suo potenziale è immenso.
Seguono mesi intensi e tematiche attuali. A marzo si parla di sostenibilità, ispirata inevitabilmente proprio dalla foresta di querce da sughero, ecosistema unico al mondo, e seguendo i principi dell’economia circolare, in armonia con la natura, rispettando l’ambiente e le persone. Ad aprile il focus è sulle persone, sulle sfide quotidiane e su chi crede in una passione in un progetto, in una comunità globale, unita dallo stesso scopo e da una passione comune: il sughero. A maggio si fa la storia: dalla genesi, nel 1870, al successo odierno, fatto di unione, audacia, visione imprenditoriale e pionierismo.
Giugno è dedicato all’innovazione, quella che prende vita da una curiosità intelligente, dal forte investimento su R&S e innovazione, con l’obiettivo di espandere la conoscenza sul sughero e sviluppare nuove applicazioni. Il viaggio nei 150 anni a luglio parla di comunità, della consapevolezza di realizzare il proprio percorso grazie al contributo e all’energia di tutti, per crescere responsabilmente e in modo sostenibile. Ad agosto va in scena il senso di appartenenza, con il tema della famiglia: non solo le quattro generazioni che guidano un’attività di riferimento, ma anche e soprattutto le oltre quattromila persone, nei cinque continenti, mosse da una comune passione.
Settembre è in una prospettiva di educazione, in un’ottica di seminare per raccogliere, dove la natura, prima maestra, insegna l’importanza di nutrire, rispettare e saper attendere. Ad ottobre, quasi inevitabilmente, l’onore va al vino: il sughero è custode di molti tesori, di cui questo è forse il più prezioso, con un legame ancestrale, lo stesso carattere organico e una storia ricca e lunga, rivissuta con emozione ogni volta che si apre una bottiglia.
A novembre, l’accento è sui valori: sempre guidati dalla convinzione che è un privilegio lavorare un materiale tanto nobile quanto il sughero;, c’è anche la consapevolezza che non basta crederci, bisogna agire ed essere quindi semplicità, longevità, ambizione, discrezione e attitudine, ma soprattuto passione. Dicembre è il momento in cui si guarda al futuro, responsabilità e privilegio, perché dipende da ciò che si è riusciti a fare.
“Conoscendo il sughero così bene – afferma Carlos Veloso dos Santos, ad Amorim Cork Italia – crediamo che il meglio debba ancora arrivare”. Il 2020 si preannuncia così un anno memorabile, in linea con la storia di Amorim ma, soprattutto, la sua ambizione e l’impegno indissolubilmente legato al futuro globale.
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