Pubblicato il: 01/03/2019 15:00
Un aumento della capacità produttiva dalle 95.000 tonnellate prodotte alle 120.000 tonnellate entro la fine del 2019. E’ l’obiettivo del contratto di sviluppo – l’incentivo gestito da Invitalia (l’Agenzia nazionale per lo sviluppo), che sostiene gli investimenti di aziende di grandi dimensioni – sottoscritto due anni fa dal Gruppo Laminazione Sottile, azienda attiva dal 1923 nel settore dell’industria metalmeccanica e specializzata nella lavorazione metallurgica dell’alluminio e nella produzione di semilavorati laminati in alluminio, con sede a Marcianise (Caserta).
L’aumento della capacità produttiva consentirà di alimentare e facilitare i processi produttivi delle consociate, consolidando il sistema di filiera integrata e inoltre permetterà anche di attrarre stakeholder interessati a ulteriori investimenti per le successive trasformazioni. L’investimento complessivo ammonta a 43,1 milioni di euro, di cui 28,3 milioni di agevolazioni concesse.
“Il contratto di sviluppo – afferma Alberto Gremo, Cfo del Gruppo Laminazione Sottile – è uno strumento estremamente efficace, che consente agli imprenditori di prendere delle decisioni e di dare il giusto supporto finanziario a investimenti che possono creare aumento della capacità produttiva, con innovazione tecnologica, e soprattutto nel rispetto di quanto previsto oggi dall’Industria 4.0. E’ uno strumento sicuramente fondamentale, dal quale non possiamo prescindere, in particolare in un’area del Sud come la nostra, con tantissime criticità dal punto di vista infrastrutturale. Ci ha consentito anche di creare un aumento occupazionale per questo progetto di circa 100 risorse”.
“Tutto questo è stato fatto – ricorda il Cfo del Gruppo Laminazione Sottile – con l’assistenza e la collaborazione di Invitalia, che è sempre stato un ottimo partner sia nel predisporre le domande per poter accedere a queste forme di sostegno finanziario sia nel darci poi un supporto costante nella fase di realizzazione e negli stati di avanzamento, che portiamo periodicamente avanti per poter recuperare con tempi più brevi le risorse finanziarie impiegate”.
“La nostra esperienza, quindi, su questa iniziativa è estremamente positiva – ribadisce – perché ci ha aiutato a reggere la competizione in un mercato estremamente difficile e soprattutto in presenza di costi che, in Italia, rispetto ad altri paesi, sono molto più elevati, come ad esempio quelli energetici; costi importanti che ci portano a essere meno competitivi”.
“E un supporto finanziario, a fronte di investimenti importanti, consente di poter affrontare anche queste iniziative per migliorare la capacità produttiva con innovazione tecnologica e, quindi, di resistere sul mercato e addirittura poter crescere nel tempo, stando al passo con quelle che sono le richieste sempre di nuovi prodotti e di nuovi mercati”, conclude.
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