Di Maio, Arcuri e Palermo alla presentazione del portale
Pubblicato il: 12/03/2019 14:33
Un portale a disposizione delle imprese che vogliano orientarsi su tutti gli incentivi offerti dalla Pa e attualmente operativi. Una sorta di testo unico online che mette in fila attraverso un vademecum ragionato tutti i servizi offerti alle imprese e che sarà periodicamente aggiornato. A presentarlo oggi il ministro dello Sviluppo, Luigi Di Maio. “Le Pmi sono la spina dorsale dell’Italia ma spesso l’imprenditore deve fare i conti con il rischio di perdersi in mezzo a una giungla di misure poco accessibili che si frammentano tra i vari ministeri e Società controllate o partecipate”, spiega il ministro.
Il portale dunque, incentivi.gov.it, metterà in rete tutti i servizi offerti non solo dal ministero dello sviluppo e da quello del Lavoro ma anche dalla agenzia delle entrate, da cassa depositi e prestiti, dall’Enea, da Invitalia, Inps, Ice, Unioncamere nonché da Sace e Simest. Obiettivo del portale anche quello di ‘svecchiare’ procedure e sburocratizzare gli interventi. “Negli ultimi 10 anni il ministero dello Sviluppo ha stanziato 85 miliardi di incentivi mentre quello del lavoro circa 20. Ma il 30 40% di questi incentivi non vengono mai erogati e questo non per colpa di qualcuno ma sostanzialmente per un problema di comunicazione”, spiega ancora Di Maio.
Per non parlare dei tempi della procedura che si allungano a dismisura. “lo sviluppo del paese non passa solo dagli incentivi ma quelli che abbiamo li dobbiamo rendere efficaci”, insiste ancora il ministro. Il portale avrà in futuro prossimo anche una sua versione in inglese per rendere più facile l’approccio con le aziende straniere. Alla presentazione hanno partecipato anche l’ad di Cdp, Fabrizio Palermo, e l’ad di Invitalia, Domenico Arcuri.
E secondo Arcuri “il ministero dello Sviluppo economico ha promosso la realizzazione di un nuovo portale per gli incentivi che serve, e servirà sempre di più, ai cittadini che vogliono intraprendere e alle imprese che vogliono investire, per comprendere quali sono le opportunità che sono offerte da questo ministero, dalle aziende a questo ministero collegate, prime fra tutte Invitalia e Cdp, e progressivamente dagli altri ministeri e dalle Regioni”. Un cambio di passo importante, secondo Arcuri: “E’ un ribaltamento utile -ha spiegato- della logica dell’incentivo: i cittadini non devono più mettersi a cercare invano quali sono le opportunità, perché invece le opportunità vengono offerte naturalmente e possono, se lo ritengono, provare a raccoglierle”.
Un percorso che Invitalia che ha già intrapreso: “Noi siamo antesignani -ha sottolineato Arcuri- in questo percorso di ribaltamento tra la domanda e l’offerta di sviluppo, abbiamo già lanciato tre app per tre diversi incentivi: ‘Resto Al Sud’, ‘Cultura Crea’ e ‘Smart&Start’, che vengono date gratuitamente a ogni cittadino, a ogni impresa che chiedono questi incentivi e permettono di seguire l’evoluzione delle loro proposte e a noi di fare ancora meglio il nostro lavoro”. Un percorso che ha contribuito al raggiungimento di “risultati importanti, visto che oggi abbiamo realizzato una riduzione del 20% dei tempi di istruttoria dei progetti e un abbattimento clamoroso del contenzioso”.
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