“Tuteliamo le ali del lavoro”, è il progetto di ricerca ideato dalla Uila per il settore avicolo presentato, oggi, presso la Camera di Commercio di Verona, ai rappresentanti delle maggiori associazioni e imprese del settore avicolo e ad oltre 200 persone tra delegati e lavoratori del comparto.
Realizzato in collaborazione con il Patronato Ital-Uil e con il coinvolgimento del Dipartimento di Medicina, Epidemiologia e Igiene del Lavoro e Ambientale (Dimeila) dell’Inail, il progetto ha lo scopo di individuare e proporre misure di prevenzione ergonomiche originali dal punto di vista scientifico, per contenere i rischi da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori, da cui dipendono spesso limitazioni all’idoneità e malattie professionali.
“Il settore avicolo rappresenta una delle principali eccellenze produttive del “Made in Italy” che genera ricchezza e valore aggiunto per le imprese e per l’economia di diversi territori e dà lavoro a migliaia di persone” ha affermato la segretaria nazionale Uila Enrica Mammucari illustrando le ragioni alle base dell’iniziativa. “Allo stesso tempo, però, le diverse fasi legate alla lavorazione del pollame pongono spesso problemi specifici al settore dal punto di vista della tutela della salute dei lavoratori. Siamo profondamente convinti che la diffusione di “buone prassi” in tema di salute e sicurezza sia un interesse comune a lavoratori e imprese e che, anche grazie a una molteplicità di strumenti di gestione del rischio oggi a disposizione, sia possibile coniugare lavoro sicuro, produttività e benessere organizzativo aziendale”.
Dopo l’intervento introduttivo di Roberto Toigo, Segretario Generale Uil Veneto, la ricerca è stata presentata da Elio Munafò componente del Comitato Tecnico Scientifico Ital-Uil e Francesco Draicchio del Dipartimento Medicina del Lavoro-Inail. E’ quindi intervenuta in video collegamento Marina Elvira Calderone, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, che ha offerto la sua disponibilità ad un confronto sui temi della sicurezza nel settore e, in particolare, a verificare la possibilità di garantire l’accesso all’Ape social per i lavoratori dell’avicolo, oggi esclusi dal beneficio previdenziale.
Successivamente sono intervenuti Guglielmo Loy, Presidente Civ-Inail, Giuliano Zignani, Presidente Ital-Uil e Ivana Veronese, Segretaria Confederale Uil mentre per le associazioni e le aziende avicole hanno portato il loro sostegno all’iniziativa Giuseppe Residori, Presidente Agricola Tre Valli (Gruppo Veronesi), Massimo Fileni, comitato di direzione Fileni e Ad Carni avicole società cooperativa agricola, Lara Sanfrancesco, direttore Unaitalia, Alfredo Marchetti, responsabile relazioni sindacali Gruppo Amadori, Domenico Nardi, direttore risorse umane gruppo Martini Alimentare e Romano Magrini, responsabile relazioni sindacali Coldiretti.
“Il progetto di ricerca che avviamo oggi è molto ambizioso ed è fondamentale la collaborazione delle imprese per sperimentare nuove soluzioni finalizzate a ridurre i rischi delle attività lavorative, nella consapevolezza che la tutela della salute e della sicurezza è anche un fattore di competitività per le imprese” ha detto il segretario generale Uila Stefano Mantegazza per poi aggiungere concludendo: “la Uila sarà pertanto sempre al fianco delle imprese avicole per contrastare tutti coloro che, sventolando la bandiera del peggior radicalismo ambientalista, cercano di offuscare le ragioni di un comparto che fa della tracciabilità e della sostenibilità il suo tratto distintivo e che noi intendiamo contribuire a difendere e a valorizzare coniugando lavoro sicuro e stabile con la produttività necessaria a conquistare nuovi spazi di mercato.”