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Lavoro: 30 talenti scelti da Monster si sfidano al 1° Barilla group hackathon challenge  

Al via 1° Barilla group hackathon challenge

Esprimere pensiero critico, creatività, problem solving, empatia, capacità progettuale. Individuare le soft skills dei candidati è da sempre la sfida di chi si occupa di selezione del personale. Se competenze cosiddette hard si imparano a scuola, all’università, quelle soft si coltivano nella vita, sono il risultato della personalità e del bagaglio di esperienze di un individuo, impalpabili non misurabili, ma decisive. E questo Monster lo sa bene. Così, per una giornata intera, 30 ragazze e ragazzi, selezionati da Monster tra oltre 950 candidature, suddivisi in 6/7 gruppi da 5 persone provenienti da tutto il mondo, con un background formativo che include un’esperienza all’estero di almeno 3 mesi e una eccellente conoscenza della lingua inglese, si sfideranno per avere la possibilità di entrare a far parte della famiglia Barilla.

Appuntamento oggi, nella sede principale di Barilla a Parma, per 30 giovani studenti e neolaureati, per questo primo Barilla Group Hackathon Challenge, l’evento realizzato in collaborazione con Monster che adotta lo strumento dell’hackathon per scovare le competenze soft e i talenti che entreranno a far parte della grande famiglia Barilla.

Originariamente utilizzato per testare competenze tecniche informatiche, con l’Hackathon Challenge Barilla Group mutua lo strumento e innova l’approccio orientandolo all’identificazione e l’ingaggio di talenti, per valutare direttamente sul campo le loro abilità e soft skills, realizzando nel contempo un’esperienza formativa unica.

I campioni del talento protagonisti di questa candidate experience, sono stati individuati attraverso un percorso di attraction passato attraverso il web, le università di tutta Italia, e l’expertise del team Monster specializzato in social recruiting attraverso l’utilizzo dell’AI. I candidati scelti per questa giornata di sfida sono tutti studenti all’ultimo anno o neo laureati in diversi ambiti: Ingegneria Meccanica o Gestionale, Economia, Marketing, Finanza, Food technology.

Dalle ore 8,30 alle 19,30, i diversi gruppi competeranno su tematiche legate alla sostenibilità attraverso il metodo del Design Thinking, la metodologia codificata vent’anni fa alla Stanford University, che ribalta l’approccio metodologico tradizionale, facendo leva soprattutto su competenze come per esempio l’empatia e la capacità progettuale, mettendo le persone al centro del processo di ricerca di soluzioni innovative. I 30 ragazzi saranno accompagnati nell’arco di tutta la durata dell’Hackathon Challenge dagli esperti del team Monster, i responsabili delle funzioni Hr Barilla e i manager di linea di Barilla Group.

“La nostra missione ‘Buono per Te, Buono per il Pianeta’ è semplice. Tutti i nostri prodotti e marche devono portare nel mondo cibo che sia buono, nutrizionalmente equilibrato e proveniente da filiere responsabili, ispirato allo stile di vita italiano e alla Dieta Mediterranea. I continui mutamenti del tessuto economico, sociale e ambientale stanno influenzando la sostenibilità dell’intero settore alimentare e agricolo. Barilla è impegnata a garantire il proprio contributo al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile e su questo tema sfiderà i partecipanti all’Hackathon a dare un contributo di idee. Le nuove generazioni sono molto più sensibili a queste tematiche e sono certa raccoglieremo idee nuove e utili per l’azienda”, spiega Alessandra Stasi responsabile Organization & People Development di Barilla Group.

“Con il Barilla Group Hackathon Challenge – aggiunge Nicola Rossi, country manager di Monster Italia – abbiamo reinventato l’approccio alla selezione. Abbiamo sviluppato una metodologia di selezione altamente innovativa, mettendo in grado di attrarre e ingaggiare i talenti con un’esperienza formativa unica e di grande impatto. Grazie al nostro network di atenei partner e a un piano di attraction multicanale, siamo in grado oggi di intercettare Millennial e generazione M a più livelli”.

“Un progetto di hackathon – prosegue – che mira a individuare delle soft skills di altissimo livello comporta un vero e proprio piano strategico. Per questo motivo, siamo passati attraverso la tecnologia ad alta precisione del nuovo database SearchMonster, insieme alla collaborazione diretta delle università e alle nuove tecniche di selezione tramite AI. Questo è un focus sempre più importante per noi. Perché le aziende ci chiedono di individuare specifiche skills, prima ancora dei profili”.

“Con l’approccio del design thinking, l’Hackathon Challenge mette al centro del processo creativo i candidati, che sono così in grado di esprimere pienamente il proprio talento confrontandosi insieme ad altri giovani dalle competenze diverse e complementari su business case reali. Un approccio virtuoso, che mette in circolo talento, eccellenza e diversity e offre al contempo una visione della sua realtà direttamente dal suo interno”, conclude.

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